Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione di condanna
del Sudan per la detenzione dei pastori evangelici Michael Yat e
Peter Yein Reith accusati di spionaggio, di blasfemia e di
tentativo di sovversione dello Stato, accuse per le quali
rischiano la pena di morte o l'ergastolo. Lo rende noto Italians for Darfur, organizzazione per i
diritti umani in Sudan che ha lanciato una petizione per
chiederne la liberazione e la caduta di tutte le accuse.A sollecitare la risoluzione è stato il capogruppo S&D Gianni Pittella che ha raccolto l'appello di Italians for Darfur.
Spiega Antonella Napoli, presidente di Italians for Darfur:
"A un anno dalla vicenda di Meriam Ibrahim, la giovane cristiana
all'ottavo mese di gravidanza madre di un bambino di 20 mesi
condannata a morte per apostasia e poi liberata sull'onda di una
mobilitazione internazionale, la vita dei cristiani in Sudan non
è affatto migliorata. Il clima è quello di una costante
intimidazione".
L'udienza dei due pastori evangelici è in calendario martedì 14. Il loro avvocato,
Mohaned Mustafa Alnour, era stato arrestato per intralcio alle
indagini poco prima dell'udienza e quindi rilasciato. Secondo Napoli, "si è
trattato di un chiaro tentativo di intimidazione".