lunedì 2 ottobre 2023
Il presidente prende misure contro la delinquenza in aumento e in vista dei Giochi Olimpici: annunciata la creazione progressiva di 238 nuove brigate di gendarmi
Il presidente francese Emmanuel Macron con i gendarmi durante la sua visita di oggi a Tonneins

Il presidente francese Emmanuel Macron con i gendarmi durante la sua visita di oggi a Tonneins - Reuters

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Parigi si prepara a proteggere al meglio i prossimi Giochi Olimpici e la sicurezza dei francesi, accrescendo in particolare i ranghi delle forze dell’ordine. Tema elettorale fra i più importanti in Francia, la sicurezza interna era considerata fin qui pure come uno dei punti deboli del presidente Emmanuel Macron, secondo anche recenti sondaggi. Da anni, su questo fronte, il capo dell’Eliseo è stato accusato di lassismo dalle opposizioni.


Anche per questo, di fronte a certe recenti statistiche sulla delinquenza in aumento, l’Eliseo ha deciso di correre ai ripari, annunciando la creazione progressiva di 238 nuove brigate di gendarmi (equivalenti ai nostri carabinieri), di cui 93 fisse e 145 mobili, per meglio coprire tutto il territorio, anche nelle aree rurali fin qui più sguarnite. Un annuncio che suona pure come una risposta alla nuova fiammata di violenze nelle periferie, a inizio estate, dopo l’uccisione dell’adolescente Nahel a Nanterre da parte di un poliziotto.

In trasferta nel Midi, il presidente ha definito «storico» il nuovo dispiegamento, per la sua ampiezza. In generale, il Ministero dell’Interno vedrà le proprie dotazioni crescere di 15 miliardi nell’arco del quinquennio 2023-2027. Un aumento in controtendenza rispetto alle economie da fare in vista nella spesa pubblica per cercare di contenere e riassorbire un debito pubblico che ha recentemente sfondato il tetto simbolico dei 3mila miliardi in valore assoluto, corrispondenti a circa il 112% del Prodotto interno lordo transalpino (Pil).


Un obiettivo dichiarato è pure quello di assicurare una protezione massima dei Giochi Olimpici di Parigi, previsti la prossima estate, quando crescerà pure il rischio di attentati, secondo tutti i rapporti e gli esperti. Si tratterà certamente di una vetrina eccezionale per la Francia e per lo stesso Macron, ma i francesi non hanno di certo dimenticato la tragica stagione degli attentati jihadisti che aveva funestato in particolare la capitale nel 2015.

«Il diritto di vivere tranquilli non ha colore politico», ha assicurato Macron in un’intervista televisiva, negando di aver agito per calcoli di tipo elettoralistico. Il presidente ha pure partecipato a una pattuglia di controllo della circolazione stradale: «Per 20 anni, avevamo ridotto il numero di poliziotti e gendarmi», ha aggiunto, sostenendo che è in corso un drastico cambio di rotta, anche per quanto riguarda il personale dei tribunali. «A Marsiglia, abbiamo aggiunto 300 poliziotti», ha pure puntualizzato, evocando una delle città maggiormente interessate in particolare dal traffico di stupefacenti.


Il presidente Macron sperimenta l'utilizzo di un radar per la rilevazione della velocità delle auto a Villeton, nel sud-ovest della Francia, durante la sua visita nella regione del Lot-et-Garonne

Il presidente Macron sperimenta l'utilizzo di un radar per la rilevazione della velocità delle auto a Villeton, nel sud-ovest della Francia, durante la sua visita nella regione del Lot-et-Garonne - Ansa



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