Paul Kagame, fondatore del Fronte Patriottico ruandese (Rpf) e presidente del Ruanda dal 2000, si è aggiudicato un terzo mandato con oltre il 98% dei voti a favore (con l'80% delle schede scrutinate) e guiderà il Paese in un momento di cambio di passo sociale ed economico sempre più concreto. Lo ha reso noto questa mattina la commissione elettorale nazionale.
Kagame, che di fatto guida la nazione africana dalla fine del genocidio del 1994, ha staccato di misura tutti i rivali. Tra questi l'indipendente Philippe Mpayimana (che ha ottenuto lo 0,72% dei voti), e Frank Habineza, leader dell'unica formazione di opposizione tollerata nel Paese, il Partito Democratico Verde, fermatosi allo 0,45%.
Dopo i fatti del 1994, che costarono la vita a 800mila persone, Kagame fu all'inizio vicepresidente e ministro della Difesa del Ruanda fino al 2000, quando conquistò la massima carica del Paese. Nel 2003 e nel 2010 è stato rieletto, sempre con oltre il 90% dei voti. Il presidente è considerato il principale artefice della spettacolare ripresa economica della nazione africana, uscita allo stremo dall'epoca del genocidio. Ciononostante alcuni gruppi per la difesa dei diritti umani lo accusano di non rispettare la libertà di espressione e reprimere qualunque tipo di opposizione.