Le autorità dei taleban afghane hanno arrestato 18 membri dello staff della Ong svizzera International assistance mission (Iam), stando a quanto annunciato dall'organizzazione di cristriani propestanti. Secondo lo Iam, i membri dello staff sono stati rapiti dal loro ufficio a Ghor, nell'Afghanistan centrale, e portati a Kabul. Si tratta di uno straniero e 17 afghani. Due cittadini afghani e un membro della squadra internazionale sono stati arrestati domenica 3 settembre presso la sede dell'organizzazione, poi altri 15 di nazionalità afghana mercoledì 13 settembre negli stessi uffici, precisa la Iam. "Al momento, non abbiamo informazioni sulla natura delle accuse mosse contro il nostro personale e non siamo quindi in grado di commentare o speculare sulla situazione in corso", ha affermato la Ong in un comunicato stampa pubblicato sabato.

"Tuttavia, se vengono mosse accuse contro la nostra organizzazione o qualsiasi membro del nostro personale, esamineremo in modo indipendente tutte le prove presentate". I portavoce delle autorità taleban non sono stati immediatamente disponibili per commentare le informazioni. Sul suo sito, l'Iam si definisce fondata sui valori cristiani, ma chiarisce che non fornisce aiuti basati su convinzioni politiche o religiose. È presente in Afghanistan dal 1966, quando si specializzò nella cura degli occhi, prima di diversificarsi in altri settori della sanità e dell'istruzione. Diversi stranieri sono già stati arrestati dalle autorità talebane dopo il ritorno al potere nell'agosto 2021.

Sembra essersi invece rivolta la disputa di confine con il Pakistan. Islamabad ha riaperto ieri mattina il confine con l'Afghanistan al valico di frontiera di Torkham, dopo una chiusura di nove giorni. "Il valico di Torkham è stato riaperto e in questo momento i pedoni di entrambi i lati hanno iniziato ad attraversare la frontiera. Anche il traffico dovrebbe riprendere a breve", ha detto Abdullah Khan, funzionario della dogana alla frontiera, raggiunto telefonicamente dall'Ansa. Dalla chiusura del confine il 6 settembre, più di 1.300 veicoli che trasportavano merci sono rimasti bloccati su entrambi i lati del confine tra i due Paesi. Il valico è stato riaperto in seguito ad un incontro tra il ministro degli Esteri ad interim dell'Afghanistan, Maulvi Amir Khan Muttaqi, e il capo della missione afghana del Pakistan, Ubaid Nizamani, ieri a Kabul.
Il Pakistan aveva chiuso Torkham in seguirto ad uno scontro a fuoco tra le truppe di confine di entrambi i Paesi il 6 settembre. Secondo il Ministero degli Esteri pachistano, le truppe afghane erano impegnate nella costruzione di una struttura all'interno del territorio pachistano lungo il confine di Torkham e quando le truppe pachistane hanno tentato di fermare la costruzione, le forze afghane hanno iniziato a sparare colpi di arma da fuoco, prendendo di mira le postazioni militari pachistane e causando danni alle infrastrutture del terminal di confine di Torkham.