sabato 2 settembre 2023
La fondazione aveva esteso la partecipazione a Mosca, Minsk e all'Iran dopo lo stop dell'anno scorso. Ma la reazione politica svedese è stata fortissima
La principessa di Svezia, Cristina, alla cena di gala dello scorso anno

La principessa di Svezia, Cristina, alla cena di gala dello scorso anno - Ansa

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Russia e Bielorussia erano state invitate ieri alla cerimonia del Premio Nobel a Stoccolma del prossimo 10 dicembre dopo essere state escluse l’anno scorso a causa della guerra in Ucraina, affermava la Fondazione Nobel. Anche l’Iran era stato invitato di nuovo all’evento nella capitale svedese, dopo che non gli era stato permesso di partecipare l’anno scorso. L’annuncio ha scatenato però il finimondo e, alla fine, la fondazione ha annunciato di aver revocato l’invito. Un deputato svedese ha definito gli inviti di quest’anno «estremamente inappropriati». Poi è stata la volta del premier e di membri del governo.
Una prima “pezza” era stata messa già venerdì sera dalla fondazione, precisato che i Paesi “indesiderati” non avrebbero partecipato alla cena di gala e solo alla consegna. Oggi è arrivato invece il dietrofront quasi completo. In un comunicato, la fondazione Nobel riporta che le «forti reazioni in Svezia» l’ha spinta a cambiare decisione: «Il consiglio della fondazione Nobel ha deciso di ripetere l’eccezione alla prassi ordinaria dell’anno scorso e non invitare la Russia, la Bielorussia e l’Iran alla cerimonia a Stoccolma». Alla cerimonia a Oslo per il Nobel della Pace saranno però invitati tutti gli ambasciatori.

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