L'immagine del dittatore Daniel Ortega portata in corteo dai suoi fedelissimi a Managua - Ansa
Altri sette sacerdoti sono stati arrestati in Nicaragua nelle ultime 24 ore. Prima la polizia ha catturato Marcos Diaz Prado, parroco di San Tommaso apostolo a Porto Corinto, nella diocesi di León, e padre Fernando Calero, della chiesa di Nostra Signora di Fatima, nella diocesi di Metagalpa. Poi è toccato ai vicari dell’arcidiocesi di Managua, Miguel Mántica e Silvio, catturati insieme a padre Mykell Monterrey, parroco di Nostra Signora della Candelaria, Gerardo Rodrígues della Purissima Concezione e Raúl Zamora, della chiesa della Divina Misericordia, assediata dai paramilitari del regime durante le proteste pacifiche del 2018. A darne notizia la ricercatrice e attivista Martha Molina.
È la prima volta che la zona di León viene raggiunta dalla repressione messa in atto da parte del presidente Daniel Ortega nei confronti della Chiesa. La diocesi si è, dunque, dichiarata in stato di emergenza, i tradizionali festeggiamenti di fine anno sono stati cancellati. La raffica di fermi si somma ai quattro di venerdì quando sono stati prelevati un altro vicario di Managua, Carlos Áviles, e i sacerdoti Héctor Treminio e Pablo Villafranca. Undici sacerdoti imprigionati in due giorni.