Il premier indiano Narendra Modi, leader dei nazionalisti del Partito popolare indiano (Ansa)
l premier indiano Narendra Modi, leader dei nazionalisti del Partito popolare (Bjp), ha condannato l'omicidio "in nome della protezione delle vacche sacre", un culto perseguito dalla maggioranza induista, dopo una serie di delitti contro musulmani e membri di altre minoranze. "Uccidere in nome del Gau Bhakti (culto delle vacche) non è accettabile. Il mahatma Gandhi non lo approverebbe", ha dichiarato Modi.
Nei giorni scorsi il 15enne di religione musulmana Junaid Khan è stato pugnalato e ucciso da un gruppo di uomini che lo accusavano di trasportare carne di manzo. Da aprile sono stati almeno 10 i delitti contro musulmani da parte di gruppi di cosiddetti "vigilantes", secondo Amnesty International. L'omicidio di Khan ha fatto esplodere proteste in diverse città dell'India con i manifestanti che scandivano lo slogan contro la serie di omicidi "non nel mio nome". Modi ha espresso il suo "dolore e la sua angoscia per l'attuale situazione" in India aggiungendo che "la violenza non ha mai risolto i problemi".