mercoledì 6 giugno 2018
Miss America dice addio alla gara in costume. In piena epoca #metoo il concorso di bellezza non giudicherà più le sue concorrenti in base all'aspetto fisico.
«Miss America»: stop ai concorsi in costume
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Miss America cambia: niente più gare in costume da bagno e giudizi sull’aspetto fisico delle concorrenti. «Non siamo più un concorso di bellezza», ha annunciato Gretchen Carlson, prima ex miss America a essere nominata presidente del Cda della The Miss America Organization. «Siamo una gara», ha aggiunto. Invece della passerella in costume da bagno, le concorrenti di Miss America d’ora in poi parteciperanno a un colloquio con i giudici.

Alle partecipanti sarà chiesto di dimostrare i loro interessi, la loro cultura e la loro comprensione del ruolo di Miss America. Non ci sarà più neppure la parte serale in abito da sera, ma alle concorrenti sarà chiesto di indossare abiti in cui si sentano a proprio agio e che esprimano il loro stile personale.

Miss America nel 1989, Carlson di recente ha preso posizione per le vittime delle molestie sessuali e si è schierata con il movimento #MeToo. «Chi non vorrebbe diventare più forte, apprendere doti da leader, pagarsi gli studi universitari e mostrarsi per come realmente è?», ha spiegato ieri Carlson. I cambiamenti saranno effettivi già dal prossimo settembre. Il concorso che decreta la reginetta d’America è nato nel 1921 ad Atlantic City, in New Jersey.

Sin dall’inizio gli organizzatori hanno cercato di marcare la differenza con i classici “concorsi di bellezza” presentando la manifestazione – un imponente programma organizzato a livello federale, statale e locale – come un programma che permette alle giovani donne di realizzare i loro sogni, fornendo sostegno e borse di studio per una formazione di livello». Con i premi le vincitrici hanno sempre potuto accedere a un percorso scolastico o a programmi di specializzazione professionale.

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