Il rapporto, presentato stamane a Roma, rientra difatti nell’ambito della Campagna Stop-tratta - Qui si tratta di esseri umani, indirizzata a cinque Paesi africani (Ghana, Senegal, Nigeria, Costa d’Avorio, Etiopia) per sensibilizzare sui rischi dei viaggi organizzati dai trafficanti di esseri umani (anche attraverso i social network e nelle lingue locali) e costruire alternative concrete di lavoro per i giovani, perché la migrazione non sia un obbligo ma una scelta. Dall’indagine, inoltre, risulta che i potenziali migranti economici sono il 60% nei tre Paesi, ma solo il 20% dei giovani ghanesi ritiene la morte un rischio implicito nel viaggio, contro il 63% degli ivoriani e il 50% dei senegalesi. Per questo “il nostro impegno è sia mirato all’accoglienza in Italia – aggiunge il presidente Missioni Don Bosco – sia orientato ad offrire alternative alla partenza dei giovani da questi Paesi, radicandoli nel loro territorio”.
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