Un operatore della Croce Rossa in Ucraina - Ansa
Il Comitato internazionale della Croce Rossa (Icrc) taglierà quest'anno circa 1.500 posti di lavoro in tutto il mondo a causa della mancanza di fondi. Lo ha confermato a Ginevra la stessa organizzazione.
Una riduzione dello staff che comporterà la chiusura di almeno 20 delle sue 350 basi sparse per il globo e che consentirà di concentrarsi principalmente su alcuni compiti, quali l'assistenza nelle zone di guerra e la promozione della legge umanitaria internazionale, che stabilisce delle regole per i paesi in conflitto e per la protezione dei civili. In totale, grazie a questa manovra verranno risparmiati 430 milioni di franchi svizzeri (circa 430 milioni di euro) tra l'anno corrente e l'inizio del 2024. Attualmente circa 20mila persone lavorano per l'Icrc. L'organizzazione sta pensando di gestire il taglio dei dipendenti principalmente attraverso le partenze naturali e il congelamento delle assunzioni.
"Stiamo affrontando numerose sfide" ha affermato l'organizzazione. Da un lato alcune donazioni che erano state promesse non sono arrivate, dall'altro i costi sono aumentati a causa dell'inflazione. La Croce Rossa ha riportato un deficit di circa 140 milioni di franchi dall'anno scorso. Inoltre, diventa sempre più difficile per l'Icrc ottenere donazioni dai governi. Secondo i dati della Croce Rossa, per il 2023 servirebbero 2.8 miliardi di franchi svizzeri, ovvero solo lo 0.3% in più rispetto al 2022, anche se le attività di assistenza sono aumentate a causa dell'escalation della guerra in Ucraina.