mercoledì 8 maggio 2024
Falliti i tentativi negoziali, da giorni i jet e l'artiglieria israeliana bombardano il sud per preparare il terreno. E si vedranno operazioni simultanee in superficie e nei sotterranei
Gli effetti di un bombardamento a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza

Gli effetti di un bombardamento a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza - Reuters

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Falliti i tentativi negoziali, siamo nell'imminenza della battaglia di Rafah. Da alcuni giorni, i bombardamenti dei jet e dell'artiglieria israeliani stanno preparando il terreno alla manovra delle fanterie. Aprono varchi, colpiscono obiettivi (50 nella sola giornata del 6 maggio), colpiscono figure di spicco di Hamas. I carri armati Merkava stanno già giocando un ruolo centrale. Hanno preso il controllo del valico fra l'Egitto e la città, isolandola da sud. Prontia circondarla. Con i loro cannoni combatteranno per le vie cittadine, proteggendo i fanti. Non tutto però favorirà i movimenti dei corazzati: il centro urbano è angusto.

Il sud della Striscia di Gaza

Il sud della Striscia di Gaza - da Google maps

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Fonti militari israeliane parlano di un'operazione limitata, fase per fase, come lascia desumere l'evacuazione di 100mila residenti dai soli quartieri orientali. Vedremo a Rafah le stesse tattiche vincenti a Khan Yunis, meno problematiche anche da un punto di vista dell'imbarazzo internazionale? Un modo per limitare le vittime innocenti e mettere all'angolo Hamas, che opera senza uniformi e segni distintivi, colpendo e mimetizzandosi fra i civili, prima di scomparire nei tunnel, retrovia sotterranea che garantisce margini di manovra, aggirando il blocco di una Striscia altrimenti reso ermtico da 6 mesi di presenza israeliana nella Striscia.

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A Rafah, vedremo operazioni simultanee in superficie e nei sotterranei. Cinturata un'area, si procederà con la bonifica e la messa in sicurezza. Sarà una tipica battaglia contro-insurrezionale, metodica e lenta, combattuta con il trinomio fanti-commando-droni, i bulldozer e i robot anti-tunnel. Gli israeliani punteranno a distruggere i quattro battaglioni nemici asserragliati in città, a snidare i capi terroristi e liberare gli ostaggi. L'Hamas di oggi è molto sfuggente: combatte in micro-nuclei isolati, con poche armi portatili, qualche mortaio e razzi sporadici; a Rafah, avrebbe miliziani un po' meno duttili di quelli visti a nord a inizio guerra (F.Pal.)

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