sabato 3 giugno 2017
Il coordinatore del governo afghano stava partecipando al funerale del figlio del vicepresidente del Senato, ucciso ieri negli scontri nella capitale. Tragico il bilancio: almeno 20 i morti
La fuga dopo una delle tre esplosioni nel cimitero di Kabul (Epa)

La fuga dopo una delle tre esplosioni nel cimitero di Kabul (Epa)

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Il coordinatore del governo afghano facente funzioni di premier, Abdullah Abdullah, è rimasto illeso oggi a Kabul in un attentato realizzato mentre presenziava in un cimitero al funerale del figlio del vicepresidente del Senato, ucciso ieri nei disordini nella capitale. La triplice esplosione ha causato almeno 20 morti e Abdullah è stato subito portato via dal cimitero dal suo servizio di sicurezza. Secondo alcuni media afghani il coordinatore del governo (premier in pectore) Abdullah sarebbe rimasto ferito nella triplice esplosione. Il suo portavoce, Mujeeb Rahimi, ha invece assicurato che Abdullah è rimasto illeso nell'attentato. Alla cerimonia funebre del figlio del vicepresidente del Senato Alam Ezidyar assistevano vari ministri (Esteri, Interni e Sanità) e numerosi parlamentari e personalità politiche.

La situazione nel Paese è sempre più drammatica e fuori controllo. I ribelli taleban controllano ormai il 40 per cento del territorio afghano. Mercoledì scorso l’ennesimo attentato ha causato la morte 90 persone. Nei primi tre mesi dell'anno sono stati 715 i civili uccisi, nel 2016 erano stati 3.500.

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