Il premier Boris Johnson annuncia oggi la rimozione di altre restrizioni - Reuters, 4 luglio 2021
La moneta britannica ha raggiunto un nuovo record contro il dollaro, il livello più alto dalla fine di giugno, che viene attribuito dagli analisti al piano di riaperture promesse ieri dal premier Boris Johnson. Tra due settimane - anche se una decisione definitiva verrà presa soltanto il 12 luglio - mascherine e distanziamento non saranno più necessari benchè i contagi siano in continua salita per colpa della variante Delta. I lavoratori vengono incoraggiati a tornare in ufficio anche se alcune aziende mantengono, per ora, il lavoro a distanza. Boris Johnson ha parlato, ieri, di "riaprire l'economia e imparare a convivere col Covid" e si è detto convinto che l'estate sia l'unica opportunità, per il momento, di riaprire.
Abolità sarà anche il limite di sei persone per gli incontri al chiuso. A riaprire sono anche le discoteche, per la prima volta dall'inizio della pandemia, e viene rimosso il limite al numero di spettatori che possono partecipare a concerti e eventi sportivi in tempo per la Premier League di agosto. Agli stadi viene lasciata, tuttavia, la possibilità di richiedere agli spettatori la vaccinazione.
Secondo il premier il successo della campagna vaccinale ha interrotto il legame fra il numero dei casi e i decessi. Johnson ha avvertito che si prevedono fino a cinquantamila casi al giorno a fine mese e che "bisogna purtroppo riconciliarsi con l'idea di altri morti di covid".
Oggi vi saranno nuove indicazioni sulle scuole che verranno annunciate dal ministro dell'istruzione Gavin Williamson. Il sistema dell'autoisolamento, che ha visto oltre 375000 alunni rimanere a casa la scorsa settimana, verrà sostituito da tamponi che limiteranno drasticamente il numero di scolari assenti dalle lezioni. Johnson ha, comunque, confermato che continuerà a portare con sé la mascherina per indossarla "per cortesia" nei luoghi affollati. Il premier britannico è competente per le regole anti covid nella sola Inghilterra. Saranno i governi locali di Scozia, Galles e Irlanda del Nord a decidere per i loro territori.
Intervistato dalla Bbc l'epidemiologo Neil Ferguson, di Imperial College, responsabile dei modelli che hanno portato alle prime restrizioni, un anno fa, ha detto che il Regno Unito rischia di avere fino a 200.00 casi al giorno che potrebbero "mettere comunque sotto pressione il sistema sanitario". "E' di certo una scommessa", ha detto Ferguson, "ma è giustificabile e sono ottimista".
Nel piano di uscita dalla pandemia che prevedeva diverse tappe, raggiunte le quali nuove limitazioni venivano eliminate, avviato lo scorso febbraio, il 21 giugno era stato soprannominato "il giorno della libertà", quello nel quale i cittadini sarebbero tornati a vivere come prima della pandemia. Per colpa della diffusione della contagiosissima variante Delta, tuttavia, e dell'impennata di contagi che quest'ultima ha provocato in Gran Bretagna la data è stata spostata al 19 luglio.
Il premier ha fatto sapere che la nuova fase di libertà comporterà più decisioni personali prese dai cittadini e una minore interferenza nella loro vita da parte del governo.