Dal 1° novembre Israele riapre le porte agli stranieri vaccinati - Ansa
Dal 1° novembre Israele riapre le porte agli stranieri stranieri vaccinati con ciclo completo. Il Paese – considerato esemplare, fin dall’inizio della pandemia, per la gestione efficace dell’emergenza – torna ad accogliere garantendo la massima sicurezza. Un’ottima notizia dalla Terra Santa in vista delle feste natalizie. Ma anche considerando il fatto che il clima locale consente ancora due mesi di vacanza "quasi estiva". Le regole sono state appena formulate dalle autorità israeliane. Non bisogna avere soggiornato o transitato in un Paese della “lista rossa” nei 14 giorni precedenti l’ingresso, che deve avvenire attraverso l’aeroporto Ben Gurion. Bisogna aver fatto un vaccino approvato dall’Oms (Moderna, Pfizer, Johnson & Johnson, AstraZeneca, Covishield, Sinopharm, Sinovac. Per Sputnik ci sono riserve), controllando le finestre temporali di somministrazione. Sarà necessario fare un test PCR fino a 72 ore prima del volo di andata. E prima della partenza, andrà compilata online una “Dichiarazione di ingresso”. All’atterraggio al Ben Gurion, si verrà sottoposti a un altro test PCR, rimanendo in isolamento fino a quando non si ottiene il risultato negativo. (Per info e dettagli: new.goisrael.com/it). «Siamo felicissimi di questa notizia, non vediamo l’ora di riaccogliere anche i viaggiatori indipendenti in Israele - ha detto Kalanit Goren Perry, direttrice dell'Ufficio del turismo nazionale israeliano -. Attraverso semplici e chiare regole, e soddisfacendo tutte le condizioni che salvaguardano la sanità dei singoli e del nostro Paese, riapriamo le porte anche a chi non viaggi in gruppo o attraverso un tour operator» (viaggi per cui l'ingresso era già garantito da settembre).