Una immagine di Narges Mohammadi tratta dal sito di Amnesty - .
È stata fermata a Teheran, insieme ad almeno altri cinque attivisti e sindacalisti, una delle più note donne impegnate in prima linea per i diritti umani degli iraniani, Narges Mohammadi. Partecipava a una manifestazione di solidarietà con le proteste da giorni in corso nella provincia del Khuzestan, in ginocchio per la mancanza di acqua, durante le quali sono stati uccise almeno tre persone. A riferirlo è la sezione farsi della Bbc, che riporta anche il video di Mohammadi durante la manifestazione, organizzata oggi davanti al ministero dell'Interno e a cui hanno preso parte una trentina di persone.
Già collaboratrice dell'avvocata e Premio Nobel Shirin Ebadi e lei stessa candidata al prestigioso riconoscimento per il suo
impegno nella lotta a favore dei diritti in Iran, Mohammadi è stata condannata a 30 mesi di detenzione e 80 frustrate per "diffusione di propaganda" contro la Repubblica islamica anche se la sentenza non è stata ancora eseguita.
Il fermo di oggi non appare legato a questa vicenda e i suoi collaboratori auspicano che Mohammadi venga, quindi, presto rilasciata.
Narges Mohammadi è stata in prigione diverse volte per le sue battaglie sui diritti umani per la maggior parte degli ultimi cinque anni. Nel 2012 le è stato concesso di trascorrere la maggior parte di una condanna a sei anni di carcere a casa per motivi di salute. Mamma di due bambini, Kiana e il suo fratello gemello, Ali, che l'hanno vista più volte arrestata all'improvviso e riportata in prigione senza alcuna spiegazione.
impegno nella lotta a favore dei diritti in Iran, Mohammadi è stata condannata a 30 mesi di detenzione e 80 frustrate per "diffusione di propaganda" contro la Repubblica islamica anche se la sentenza non è stata ancora eseguita.
Il fermo di oggi non appare legato a questa vicenda e i suoi collaboratori auspicano che Mohammadi venga, quindi, presto rilasciata.
Narges Mohammadi è stata in prigione diverse volte per le sue battaglie sui diritti umani per la maggior parte degli ultimi cinque anni. Nel 2012 le è stato concesso di trascorrere la maggior parte di una condanna a sei anni di carcere a casa per motivi di salute. Mamma di due bambini, Kiana e il suo fratello gemello, Ali, che l'hanno vista più volte arrestata all'improvviso e riportata in prigione senza alcuna spiegazione.