sabato 9 ottobre 2021
Lo scontro a Mangalore: i fondamentalisti si sono opposti con successo alla realizzazione della struttura dedicata al sacerdote accusato ingiustamente e morto in detenzione
Il padre gesuita Stan Swamy è morto il 5 luglio scorso a 84 anni: era detenuto senza prove

Il padre gesuita Stan Swamy è morto il 5 luglio scorso a 84 anni: era detenuto senza prove

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La protesta di gruppi estremisti indù ha impedito l'inaugurazione di un parco dedicato alla memoria di padre Stan Sway, il gesuita indiano morto il 5 luglio scorso a 84 anni mentre si trovava in carcere, in attesa di giudizio, accusato per avere attentato alla sicurezza nazionale e di connivenza con i ribelli maoisti. L'iniziativa era prevista all'interno del St. Aloysius College, istituzione educativa cattolica antica di 140 anni, nella città meridionale indiana di Mangalore.
Per autorità locali che parlano di "rinvio", si sarebbe trattata di una necessità legata alla coincidenza con la visita ufficiale in città del presidente della repubblica Ramanath Kovind. Molti, invece, hanno visto lo "stop" all'iniziativa come un cedimento dell'amministrazione locale, in uno stato, il Karnataka, guidato dal nazionalista e filo-induista Bharatiya Janata Party, alle pressioni dell'estremismo religioso contrario a perpetuare il ricordo del gesuita per decenni impegnato nella difesa dei diritti delle popolazioni tribali da discriminazione, sfruttamento e esproprio delle risorse.
"È ingiusto che ci sia chi si è opposto a dedicare il parco a padre Stan e a indicarlo come un Maoista quando l'accusa non è stata ancora provata in tribunale - ha sottolineato padre Denzil Fernando, direttore dell'India Social Institute di New Delhi, diretto dai Gesuiti -. Non soltanto l'opinione pubblica di questo Paese, ma anche quella mondiale credono che padre Stan, che non si è mai risparmiato per sostenere le popolazione tribali, sia innocente e vittima di ingiustizia", ha dichiarato all'agenzia UcaNews.

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