Ryyan Alshebl, 29 anni, era arrivato in Germania nel 2015 dalla Siria. Otto anni dopo è stato eletto sindaco del villaggio di Ostelsheim, 2.500 abitanti, nel Baden-Wuerttemberg. Alshebl si è presentato alle elezioni come indipendente e ha vinto le elezioni con il 55,4% dei voti - Reuters
Rayyan Alshebl ha sentito per la prima volta parlare della Germania nel 2009, guardando in tivù le partite di calcio del Bayern Monaco. Era ancora a casa sua a Sweida, città meridionale della Siria al confine con la Giordania: pochi anni dopo, avrebbe cercato asilo nel Paese che nel 2015 con l'allora cancelliera Angela Merkel decise di aprire una corsia preferenziale ai rifugiati siriani, in seguito alla morte del piccolo Alan Kurdi trovato morto sulla spiaggia di Bodrum, in Turchia e divenuto simbolo della crisi umanitaria e migratoria in Europa.
La guerra civile in Siria ha costretto Rayyan Alshebl e milioni di suoi connazionali a fuggire dal loro Paese.
Oggi Alshebl non è solo cittadino tedesco, ma è stato eletto sindaco di Ostelsheim, una cittadina di appena 2.500 abitanti vicino alla città di Stoccarda, rendendolo di fatto uno dei primi rifugiati siriani a essere eletto a una carica pubblica.
Riferendosi alla Germania, l'ha definita "un Paese liberale. Chiunque sia pronto a fare qualcosa qui può avere l'opportunità di farlo", ha spiegato il 29enne in un'intervista all'agenzia di stampa internazionale Reuters.
Alshebl, arrivato in Germania all'età di 21 anni con un gruppo di amici che hanno chiesto asilo, ha dapprima imparato il tedesco, che ora gli viene più facilmente da parlare rispetto alla sua lingua madre araba, dopodiché ha svolto uno stage presso il municipio di Althengstett vicino a Ostelsheim, dove ha avuto la possibilità di vedere da vicino come funzionano le istituzioni tedesche.
"Ho chiesto al sindaco se potessi fare formazione professionale qui. Ho fatto la domanda e i colloqui e sono stato selezionato", ha aggiunto Alshebl, che aveva studiato economia e finanza in Siria.
La sua formazione professionale triennale come impiegato amministrativo si è conclusa con un lavoro in municipio e una visione chiara del suo prossimo obiettivo: diventare sindaco. "Dopo il primo anno della mia formazione ho compreso quale fosse il mio obiettivo, ma la domanda era quando lo avrei raggiunto", ha raccontato il 29enne siriano.
Domenica, il nuovo sindaco originario della città siriana di Sweida, al confine con la Giordania ha vinto le elezioni municipali con il 55,4% dei voti, gareggiando contro altri due candidati. Tutti e tre si erano presentati come indipendenti.
"Ostelsheim ha fatto la storia. Dando anche un segnale forte per il cosmopolitismo, per la tolleranza", ha sottolineato il nuovo sindaco, aggiungendo che forse non avrebbe mai avuto simili possibilità in Siria.
Il primo punto della sua agenda quando entrerà in carica a giugno sarà migliorare l'assistenza all'infanzia reintroducendo l'asilo nido a tempo pieno. E quando gli è stato chiesto se si sentisse tedesco, Alshebl ha risposto: "Sono molto felice di essere in Germania e voglio davvero servire la Germania... Sento di appartenere alla società qui".