Stati Uniti, un cartello con il simbolo del genere «neutro» (Ansa)
A partire da gennaio, gli abitanti della California potranno decidere, a posteriori, di non essere, e di non essere stati alla nascita, né maschi né femmine. Ogni residente dello Stato dell’Ovest potrà da quel momento chiedere all’anagrafe statale di cambiare il proprio certificato di nascita, indicandovi di non appartenere ad alcuno dei due sessi.
Una nuova legge, approvata dall’Assemblea locale e appena promulgata dal governatore democratico Jerry Brown, permette infatti l’identificazione come persona «non binaria», o «neutra», semplicemente a chi ne fa richiesta, senza bisogno di passaggi legali ulteriori o di certificati medici.
La legge non attribuisce ai genitori il diritto di scegliere a loro discrezione il sesso del nuovo nato, ma permette anche ai minori di richiedere l’identificazione sul certificato di nascita come appartenente a un «sesso neutro», previo consenso dei genitori.
La California diventa così il primo Stato americano ad autorizzare la modifica di un documento di nascita su base volontaria. Finora solamente l’Oregon e il District of Columbia, che comprende solo la capitale Washington, avevano approvato l’inserimento di una “N” su un documento d’identità, specificamente sulla patente di guida, ma senza che potesse essere modificato il certificato di nascita.
Il cambiamento è significativo, perché è il sesso indicato sui documenti ufficiali emessi alla nascita a fare testo nelle scuole, nelle università e sui posti di lavoro nel risolvere dispute come l’uso dei bagni pubblici o l’appartenenza a squadre sportive. Il nuovo certificato di nascita farà scomparire ogni traccia di quello originario. Ma resta da vedere se sarà riconosciuto a livello federale.
L’associazione per la difesa della famiglia “Family Council' si è opposta all’approvazione della misura, sostenendo che è basata sulla menzogna «che essere maschio o femmina o non appartenere a nessuno dei due sessi sia una scelta che ogni persona ha il diritto di fare», come ha detto ieri il presidente del ramo californiano del gruppo, Jonathan Keller. Un’altra legge promulgata di recente da Brown, la SB 219, obbliga peraltro i lavoratori di ospedali, cliniche e case di cura ad usare pronomi neutri o il pronome scelto dal paziente se quest’ultimo ne fa richiesta. Un’imposizione che, a detta di molti costituzionalisti, viola il diritto alla libertà d’espressione degli impiegati della sanità.
Il disegno di legge sulla modifica del certificato di nascita, il “Gender Recognition Act”, era stato proposto in primavera da due legislatori democratici che avevano raccolto la petizione di alcune persone transessuali. Fra questi, A. T. Furuya, di San Diego, che era riuscito ad ottenere la designazione come «neutro» sul suo certificato di nascita al termine di una lunga battaglia legale.
L’iniziativa della California ha spinto altre Assemblee locali a considerare la possibilità di intraprendere lo stesso percorso. Lo Stato di Washington sta infatti tenendo una serie di incontri pubblici per esplorare una modifica del proprio ordinamento in tal senso. Altri Paesi hanno introdotto il concetto di «sesso neutro» o «terzo sesso » sui documenti d’identità, fra questi Australia, Canada, Germania, India, Nuova Zelanda, Pakistan, Thailandia e Gran Bretagna.