sabato 10 febbraio 2024
L'audio della telefonata con gli operatori della Mezzaluna Rossa, diffuso dalla Bbc, fece il giro del mondo. Oggi la tragica scoperta, uccisi anche due medici partiti per soccorrerla
La piccola Hind Rajab, 6 anni, in una foto fornita dai familiari all'agenzia Afp

La piccola Hind Rajab, 6 anni, in una foto fornita dai familiari all'agenzia Afp - Ansa / Afp

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«Il carro armato è accanto a me. Si sta muovendo. Verrai a prendermi? Ho tanta paura». Hanno fatto il giro del mondo le ultime parole di Hind Rajab, 6 anni, nell’audio della telefonata registrata dagli operatori della Mezzaluna Rossa e diffusa dalla Bbc. Era lunedì 29 gennaio ed era arrivato l’ordine di evacuare le zone a ovest di Gaza City. «Eravamo terrorizzati e volevamo scappare» ricorda la madre di Hind, Wissam, che si era incamminata con il figlio maggiore verso l’ospedale Ahli.

«Faceva freddo e pioveva», per questo alla bambina era stato trovato un posto nell’auto dello zio, con altri parenti. L’auto finì sotto i tiri d’artiglieria dei carri armati, i familiari disperati chiamarono Wissam al cellulare e lei avvertì la Mezzaluna Rossa. Gli operatori richiamarono quel numero una prima volta: rispose la cugina quindicenne di Hind e disse che tutti gli adulti erano morti.

La seconda volta l’operatrice ebbe in risposta solo la vocetta impaurita di Hind. «Mettiti sotto il sedile» le suggerì, mentre la bambina spiegava che «gli altri sono morti o forse dormono». «Tu verrai a prendermi?» implorava. Partì un’ambulanza con due medici a bordo. Uccisi anche loro, come Hind e gli altri. Si è avuto la certezza solo stamani, quando alcuni dei parenti sono potuti entrare nell’area di Tel al-Hawa, a Gaza City, dopo il ritiro delle truppe. Hanno scoperto i cadaveri e i resti dell’auto. «Hind e tutti gli altri sono stati martirizzati», ha detto all’Afp il nonno della piccola, Baha Hamada. Il ministero di Hamas conferma: «È stata uccisa dalle forze di occupazione insieme a tutti coloro che erano con lei nell’auto fuori dalla stazione di servizio di Tel al-Hawa».

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