Ancora una volta le stampanti in 3 D sono al centro di una polemica: prima per le armi facili, ora per rendere orrendamente più facile l'"eutanasia fai da te". La prima macchina per suicidio al mondo, che si può facilmente produrre con una stampante 3D, sarà infatti messa in mostra nei prossimi giorni in Australia, su iniziativa del medico pro-eutanasia Philip Nitschke, fondatore nel 1997 e direttore di Exit International. Potrà essere usata legalmente nello Stato di Victoria (capitale Melbourne), che lo scorso novembre ha legalizzato l'eutanasia in determinate condizioni per i pazienti malati terminali.
La macchina chiamata Sarco consiste in una capsula tipo sarcofago, montata su una piattaforma. La persona vi entra, digita un codice e grazie a un congegno portatile la capsula si riempie di azoto. Poi la capsula stessa può essere sepolta con dentro il corpo ormai senza vita della persona.
Nitschke presenterà la macchina lunedì prossimo a Adelaide e quindi a Perth, Canberra e Sydney, facendo "dimostrazioni con la realtà virtuale".
Nitschke, ha spiegato che per poter utilizzare il congegno la persona dovrà completare un test online per giudicare la sua idoneità mentale, e se lo supera otterrà un codice valido per 24 ore. Va però ricordato che i pazienti dello Stato di Victoria devono ottenere il permesso del medico curante che può concederlo per una malattia terminale con diagnosi che prevede meno di sei mesi di vita.
La vuole lanciare nello Stato di Victoria, dove la pratica è consentita, Philip Nitschke, fondatore nel 1997 di Exit International. Per utilizzarla basta rispondere a un questionario online
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: