La prima notizia dalle elezioni di domenica in Baviera – una delle regioni più ricche, popolose e importanti della Germania – è che l’Unione Cristiano-Sociale (CSU), il partito conservatore bavarese storico alleato della CDU di Angela Merkel, ha perso la maggioranza assoluta dei seggi nel parlamento locale, come pochissime volte era accaduto nel dopoguerra.
La CSU si è confermata il primo partito della Baviera, ma secondo i risultati preliminari i suoi voti sono passati dal 47,7 per cento del 2013 al 37,2 per cento. La seconda notizia è che il partito di destra radicale AfD ha ricevuto il 10,2 per cento dei voti ed entrerà per la prima volta in Parlamento anche in Baviera; la terza notizia è l’ottimo risultato dei Verdi, che sono diventati il secondo partito più votato – con quasi il 18 per cento – quasi totalmente a scapito dei socialdemocratici della SPD, scesi sotto il 10 per cento. I Verdi sono stati anche il partito più votato a Monaco, dove hanno superato il 30 per cento dei voti.
Dal 1962, i conservatori dell’Unione Cristiano-Sociale (CSU) avevano perso solo una volta la maggioranza assoluta: nel 2008, per ritrovarla poi nel 2013. La CSU avrà comunque la maggioranza relativa: dovrà però governare insieme a un altro partito, e fare i conti con un indebolimento probabilmente mai così grave.