giovedì 30 settembre 2021
Un'ottantina i feriti. Nel Paese sudamericano la situazione delle carceri è esplosiva e quest'anno si sono spesso ripetuti ammutinamenti e rivolte
Due detenuti sul tetto del penitenziario

Due detenuti sul tetto del penitenziario - Ansa

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In Ecuador è salito ad almeno 116 morti e 80 feriti il bilancio degli scontri di ieri fra gang di criminalità organizzata nel carcere El Litoral di Guayaquil: l'aggiornamento è dello stesso presidente della Repubblica, Guillermo Lasso, citato dal quotidiano El Comercio della capitale Quito. Il capo dello Stato, arrivato nella città portuale dopo aver decretato due mesi di stato di emergenza per il sistema carcerario, ha detto che le vittime sono tutti detenuti e che negli scontri non è rimasto coinvolto il personale carcerario.

Secondo la ricostruzione del portale di notizie Primicias, tutto è cominciato con la decisione di una banda di reclusi, Los Choneros, di festeggiare il compleanno di uno dei suoi capi chiamato Victor, rivendicando nel contempo il controllo sull'intero centro di reclusione. Questo, sostiene il portale, "ha suscitato l'ira dei membri di altre due bande - Los Lobos e Tiguerones - che hanno aperto il fuoco nei padiglioni otto e nove della prigione". Centinaia di agenti di polizia hanno circondato l'edificio per evitare fughe di massa, riuscendo a riprendere il controllo della situazione dopo cinque ore.

Da tempo in Ecuador la situazione delle carceri è esplosiva e quest'anno si sono spesso ripetuti ammutinamenti e rivolte. In febbraio almeno 79 prigionieri sono morti in disordini simultanei in quattro carceri dove è reclusa circa il 70% della popolazione carceraria.

Familiari dei detenuti accorrono al carcere per avere notizie dei loro cari

Familiari dei detenuti accorrono al carcere per avere notizie dei loro cari - Ansa

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