Il premeir inglese Theresa May, sabato a Liverpool, durante la parata nel giorno delle Forze armate (Epa)
Raggiunto, dopo una lunga trattativa, un accordo fra i Tories e gli unionisti nordirlandesi del Dup per dare vita ad un governo di minoranza guidato dalla leader dei conservatori, il primo ministro Theresa May. «Un accordo è stato firmato» ha confermato un portavoce di Downing Street. In base all'accordo i 10 deputati del Dup voteranno a favore del programma del governo May, il cui partito ha ottenuto solo 317 seggi parlamentari alle elezioni dell'8 giugno contro i 326 necessari per formare una maggioranza.
La premier May, subito dopo la firma dell'accordo, ha dichiarato che i due partiti «condividono molti valori» e che si tratta di una intesa «molto positiva». La leader del Dup, Arlene Foster, si è detta molto soddisfatta per i termini raggiunti fra i due schieramenti che in merito hanno promesso la massima trasparenza.
La prima prova per il nuovo accordo è rappresentata dal voto per approvare il Queen's Speech, il discorso della regina coi punti programmatici del governo pronunciato la scorsa settimana, che si terrà nei prossimi giorni ai Comuni. L'intesa, raggiunta a Downingstreet fra la premier britannica uscente e la leader del Dup,Arlene Foster, e poi sottoscritta dai due capogruppo, Gavin Wiliamson per i conservatori e Jeffrey Donaldson per il Dup, .prevede che i 10 deputati unionisti garantiranno per 5 anni al nuovo esecutivo la sopravvivenza nei voti cruciali. In cambio la May si è impegnata per un ricco pacchetto economico a favore di Belfast, con uno stanziamento ulteriore di un miliardo di sterline (1,1 miliardi di euro) rispetto ai 500 milioni previsti. L'accordo tra i Tory e il Dup è «non è nell'interesse nazionale ma soltanto un modo per Theresa May di restare aggrappata al potere», ha dichiarato il leader del partito laburista Jeremy Corbyn. «L'austerità ha fallito - ha aggiunto Corbyn - i servizi essenziali devono essere ripristinati in tutto il Regno Unito, non solo in Irlanda».
May: «Cittadini Ue devono restare». I laburisti: usati come merce di scambio
Duro confronto con l'opposizione pure su Brexit. Theresa May presentando al Parlamento il pacchetto di proposte riguardante i diritti che avranno i cittadini Ue residenti dopo la Brexit, ha dichiarato: «Vogliamo rassicurare tutti i cittadini Ue che risiedono legalmente in Gran Bretagna sul fatto che vogliamo che rimangano qui». Il primo ministro ha aggiunto che saranno trattati come i cittadini britannici. Il piano per i cittadini Ue «utilizza la gente come merce di scambio» nelle trattative sulla Brexit il durissimo commento del leader laburista Corbyn. «La sua non è affatto una offerta generosa», ha continuato il leader dell'opposizione, secondo cui c'è il rischio che l'offerta della May non venga attuata qualora non sia raggiunto un accordo con Bruxelles e che allo stesso tempo non vengano garantiti nemmeno i diritti dei britannici nel continente.