Un frame del video dall'Afghanistan
Non c’è modo di verificare l’autenticità e soprattutto l’attualità del video – circolato su Twitter e presto diventato virale anche sugli altri social – in cui due donne coperte da burqa azzurri e mostrate di spalle vengono obbligate a inginocchiarsi al centro di uno sterrato e frustate decine di volte da un «esecutore» taleban, sotto gli occhi di decine di altri uomini. Secondo quanto riferito a corredo delle immagini, che Avvenire.it ha deciso di non pubblicare, l’ambientazione sarebbe una località nella provincia afghana del Nuristan, nelle mani dei taleban.
Alla luce delle restrizioni imposte dal regime taleban alle afghane negli anni 1996-2001, l’accusa mossa nei confronti delle due donne dai loro giudici nel video non stupisce: invitate a un matrimonio, in quell’occasione ascoltarono musica e guardarono i balli.
Già alcuni mesi fa, è bene ricordare tuttavia, la tv panaraba al-Jazeera denunciò l’utilizzo, da parte del governo di Kabul e della controparte taleban, della propaganda per denigrare l’avversario e affossare il negoziato politico in corso. In questi giorni, come segnalato dai media regionali, Doha ospita le trattative fra taleban e mediatori statunitensi, che puntano a mettere fine al conflitto civile iniziato 18 anni fa.
E proprio domani, nell’ambito di una delle due sessioni del vertice dei ministri degli Esteri dei Paesi Nato a Washington, in occasione dei 70 anni dell’Alleanza, si discuterà di Afghanistan e Daesh. Sullo sfondo, la totale dismissione militare dal Paese asiatico, ritenuta da più parti inopportuna dal momento che i taleban hanno riconquistato, anche recentemente, porzioni consistenti del territorio afghano.