Guerriglieri delle Farc in Antioquia, Ansa/Ap
Si chiudono oggi 52 anni di storia cruenta. Entro la mezzanotte, la guerriglia delle Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia (Farc) smetteranno di esistere. Lo ha annunciato il presidente, Juan Manuel Santos, proprio nel giorno in cui è stato diffuso il programma del viaggio di papa Francesco nella nazione.
Il disarmo del gruppo – ha sottolineato il leader – sarà completato entro le prossime ore, quando le Farc consegneranno l’ultimo 40 per cento del proprio arsenale ai rappresentanti delle Nazioni Unite incaricati di accompagnare il processo di pace, dopo la firma dell’accordo, il 24 novembre. Il resto era stato recapitato nelle settimane precedenti.
«Questa notizia cambierà la storia della Colombia», ha detto Santos fra gli applausi degli assistenti. Martedì, le’vento sarà celebrato con una cerimonia pubblica. Poi, la guerriglia comincerà il proceso di trasformazione in partito politico legale, come stabilito nell’intesa. Il disarmo avrebbe dovuto concludersi il primo giugno. Le Farc, però, avevano chiesto una proroga per questioni logistiche.
L'Eln libera i giornalisti
Nelle stesse ore, l’altra guerriglia colombiana – l’Ejercito de liberación nacional (Eln) – ha liberato i due giornalisti olandesi sequestrati lunedì. Un gesto di buona volonta in vista delle trattative di pace, che era stato chiesto dalla Chiesa. Quest'ultima è impegnata nei colloqui iniziati a Quito per un secondo accordo, sul modello di quello con le Farc.