sabato 4 luglio 2020
Confinati in casa gli abitanti di 38 piccoli comuni della provincia di Segrià, dove si registrano 9 focolai
In Catalogna 210mila persone in lockdown

Reuters

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Di nuovo confinati. Da sabato a mezzogiorno il governo catalano ha messo in quarantena i circa 210 mila abitanti di 38 municipi della contea El Segriá, in provincia di Lleida, per frenare l’aumento dei contagi, triplicati nell’ultima settimana.

Il principale epicentro epidemico in Spagna è passato in pochi giorni da 167 a 325 positivi, con 60 persone in terapia intensiva e 9 focolai attivi. Un ospedale da campo è stato montato accanto all’Hospital Arnau de Villanueva, a Lleida, per affrontare la curva in escalation che, come ha rilevato il presidente della Generalitat, Quim Torra, “è molto superiore a quella del resto del paese”, dove il ministero della Sanità registra un totale di 28.313 decessi e 250.545 casi, con una sessantina di focolai attivi.

Bloccati gli accessi e le uscite dal distretto e limitata la circolazione, ad eccezione dei lavoratori che da domani potranno spostarsi da El Sagriá con un’autocertificazione dell’impresa. Limitate le riunioni a un massimo di 10 persone, con la raccomandazione per i più vulnerabili di uscire solo per attività “assolutamente imprescindibili” fino a nuova data, in funzione dell’evoluzione dell’epidemia.

Le principali emergenze - in 4 aziende ortofrutticole, due residenze di anziani e in un ostello per senzatetto - non investono il resto della Catalogna. Anche se esperti ed epidemiologi criticano la Generalitat per la pubblicazione di dati aggregati, che non consentono di seguire l’evoluzione della pandemia.

Dopo mesi di lockdown, sabato a Barcellona la Sagrada Familia ha riaperto le porte per accogliere in un omaggio nella cattedrale e in via del tutto eccezionale duemila operatori della sanità, assistenti sociali e membri delle forze dell’ordine, che hanno fronteggiato l’emergenza. Fissate altre quattro date di apertura limitata del complesso incompiuto di Antoni Gaudí, per visite in piccoli gruppi riservate ai soli residenti, con 37mila prenotazioni online esaurite in poche ore. L’accesso per turisti spagnoli e internazionali dipenderà, invece, dall’andamento epidemiologico globale.

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