Vicino alla municipalità di Trigono, così chiamata perché il territorio triangolare del comune greco confina con Bulgaria e Turchia, i migranti che raggiungono la zona si nascondono dentro casali abbandonati.
La vecchia stalla è uno dei ripari usati più di recente. A terra troviamo vestiti abbandonati poche ore fa, e le tracce di un fuoco rimasto acceso nella notte per scaldarsi dopo avere attraversato il corso d’acqua che separa la Turchia dalla Grecia. Una coperta, dei pantaloni, un maglione in abbandonati in fretta.
Poco distante troviamo un vecchio stabilimento circondato da inferriate arrugginite. All’interno sono stati disposti una ventina di giacigli. Su ognuno c’è una coperta, alle pareti i segni di chi è passato: nigeriani, afghani, siriani.
Stalle, vestiti abbandonati, fuochi accesi nella notte, maglioni abbandonati... le tracce di un esodo disperato
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