​Hillary Clinton fa un ulteriore passo in avanti verso la nomination democratica aggiudicandosi le primarie nel territorio Usa di Porto Rico. All'ex segretario di Stato mancano ora una trentina di delegati per raggiungere la soglia di 2.383, necessaria per ottenere la nomination democratica alla Casa Bianca.

A didviderla dall'obbiettivo c'è ora il voto di domani in California (ma anche in altri 5 stati), dove i sondaggi danno un testa a testa tra l'ex first lady e Bernie Sanders. Ma i delegati saranno assegnati su base proporzionale quindi, anche nel caso di un'eventuale sconfitta, Clinton potrebbe comunque ottenere lì il numero necessario di elettori per diventare ufficialmente la concorrente alla Casa Bianca.

Il segretario di Stato non sembra temere il confronto e ai microfoni dell'emittente Abc ostenta sicurezza: "Credo che martedì avròpiù di tre milioni di voti di vantaggio, e alla chiusura dei seggi avrò una maggioranza importante dei delegati delle primarie". Quindi, parlando alla Cnn, ha aggiunto: "Dopo martedì farò di tutto per tendere la mano e cercare di riunire i democratici, e mi aspetto che faccia lo stesso il senatore Sanders".

Da parte sua il senatore del Vermont non sembra voler rinunciare a lottare fino in fondo e avverte: "Non dimenticate che la convention democratica è alla fine di luglio. C'è ancora molto tempo". Anche se la sua corsa sembra complicarsi con la crescita del fronte interno al suo elettorato favorevole ormai a unirsi al segretario di Stato.