Una delle tante vittime civili della guerra infinita che si combatte in Afghanistan (Ansa)
I civili vengono feriti e uccisi a un ritmo "scioccante e inaccettabile" in Afghanistan, nonostante gli sforzi per mettere fine ai 18 anni di conflitto. E gli Usa e le forze governative hanno causato più morti di quanti ne abbiano provocati i talebani e altri insorti: nella prima metà del 2019 i civili che hanno perso la vita risultano il 31% in più rispetto a un anno prima. I dati sono stati diffusi dalla UN Assistance Mission in Afghanistan (Unama) e mostrano un calo del 27% nelle vittime in generale nella prima metà del 2019 rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, quando fu registrato il record di morti complessivi.
Secondo i dati, in particolare, sarebbero 1.366 i civili uccisi nel conflitto afghano nella prima metà del 2019. Di questi, 531 avrebbero perso la vita per mano di elementi di opposizione come i talebani e l'Iskp, il ramo locale del cosiddetto Stato Islamico, mentre 717 sarebbero le vittime di forze vicine all'esecutivo. In particolare, i bombardamenti aerei americani avrebbero ucciso da soli 353 persone disarmate, tra cui 89 bambini.
Nell'insieme, secondo il report, si assiste a un calo di vittime civili, con 3.812 morti e feriti nei primi sei mesi dell'anno, il minimo storico dal 2012.
L'esercito americano, scrive oggi la Cnn, ha respinto i dati dell'Unama, affermando di fare il possibile per evitare di ferire i "non combattenti civili".