Un paziente nel nord ovest del Camerun dove la situazione sanitaria è disperata - Medici senza frontiere
È un appello disperato quello di Medici Senza Frontiere al governo del Camerun perchè consenta a dottori e infermiere di raggiungere la popolazione nella regione nord-occidentale del Paese dove gli scontri armati hanno reso molto difficile a chi ne ha bisogno avere cure sanitarie.
In un comunicato l'associazione ricorda che la situazione gravissima nella quale si trovano gli abitanti di questa regione rende indispensabile per il governo revocare immediatamente il divieto ai medici di raggiungere le migliaia di persone che hanno bisogno delle loro cure.
Una delle regioni del Camerun più colpite dai conflitti armati - Medici senza Frontiere
Nel 2018, in seguito a un accordo con il Ministero della salute camerunense, MSF ha lanciato una risposta d’emergenza per supportare le strutture sanitarie nelle regioni del sud-ovest e del nord-ovest, istituendo l’unico servizio di ambulanze gratuito in funzione tutti i giorni a tutte le ore e sostenendo gli operatori per la salute comunitaria nel portare assistenza alle persone che faticano ad accedere alle cure e alle popolazioni più difficili da raggiungere.
Ma l’8 dicembre 2020 un decreto regionale ha sospeso le attività di MSF nella regione del nord-ovest perché le autorità camerunensi hanno accusato l’organizzazione medico-umanitaria di essere troppo vicina ai gruppi armati locali. Nonostante mesi di discussioni per rispondere a queste accuse, MSF non ha potuto riprendere le attività e decine di migliaia di persone sono state lasciate senza accesso a cure mediche gratuite e vitali. Lo scorso anno, gli operatori sanitari supportati da MSF hanno visitato oltre 150.000 persone nelle comunità delle due regioni. Il supporto fornito da MSF e da altre realtà è tanto più vitale in quanto l'insicurezza e gli attacchi al personale umanitario hanno limitato il numero di organizzazioni sul campo per fornire cure salvavita.
In Camerun sono centinaia le vittime del conflitto che non hanno accesso a medici e infermiere - Medici senza frontiere