Il piano elaborato dal governo britannico per la "soft Brexit" la settimana scorsa "significa la fine della libertà di movimento? Potremo siglare i nostri propri accordi commerciali? E il Regno unito sarà al di fuori della giurisdizione della Corte europea? Sono lieta di dire che le risposte sono molto semplici: sì, sì e sì". Lo scrive la premier britannica Theresa May su Facebook, ribadendo le rassicurazioni fatte negli ultimi giorni di fronte alle contestazioni interne dei falchi euroscettici e ribadite ancora ieri a Bruxelles.
"Non sarà più permesso alle persone di arrivare dall'Europa nella remota possibilità che possano trovare un lavoro", scrive ancora la premier britannica: "Accoglieremo sempre - aggiunge - i professionisti qualificati che aiutano la nostra economia a prosperare, dai dottori alle infermiere, agli ingegneri e agli imprenditori ma, per la prima volta da decenni, avremo il pieno controllo dei nostri confini".
Intervento, quello della premier, che ha anticipato la pubblicazione del Libro bianco del governo sulla piattaforma per la trattiva con Bruxelles dopo le dimissioni del ministro per l'Europa Davis e del capo degli Esteri Boris Johnson in contrasto con la scelta di My di una "soft Brexit". Una proposta credibile, audace, ambiziosa, ma anche pragmatica" come l'ha definita il nuovo ministro britannico per la Brexit, Dominic Raab, sintetizzando il contenuto dell'odierno Libro Bianco (White Paper) sui dettagli della nuova piattaforma negoziale più soft con l'Ue del governo di Theresa May. L'obiettivo è "una relazione su misura" con Bruxelles, spiega Raab alla Bbc, ribadendo in particolare la prospettiva di un'area di libero scambio per i prodotti industriali e agricoli.