Da lunedì in Portogallo per darsi ammalati al lavoro basta la parola d’onore del lavoratore. E’ entrata in vigore l’autocertificazione per i permessi di malattia fino a tre giorni, con cui il governo del socialista Antonio Costa punta ad alleggerire la pressione sul servizio sanitario nazionale. Non ci vorrà più il certificato medico, che sarà invece necessario in caso di malattia prolungata. Per evitare abusi, si potrà fare ricorso al permesso “sulla parola” solo due volte l’anno. Sarà comunicato telefonicamente o mediante la piattaforma online al sistema nazionale di salute. E, come già avveniva prima, i primi tre giorni di malattia non saranno retribuiti né dal datore di lavoro né dalla previdenza sociale. Nell’annunciare la misura, il ministro di Sanità, Manuel Pizarro, ha anticipato la creazione di un “registro nazionale” delle assenze per malattia breve, attualizzato quotidianamente, per verificare eventuali eccessi. Il ministero le stima in 700.000 l’anno e ha deciso di ricorrere all’autocertificazione per liberare di questo carico di lavoro le consulte, già gravate dalla mancanza di medici e dagli interventi rinviati a causa della pandemia.
E’ entrata in vigore l’autocertificazione per i permessi fino a tre giorni. Il governo punta ad alleggerire la pressione sul servizio sanitario nazionale. Vi si potrà ricorrere solo due volte l'anno
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