martedì 21 giugno 2016
​Ignatius Efrem II stava celebrando a Qamishli la Pentecoste ortodossa. L'esplosione ha causato 4 morti e 5 feriti.
Siria, kamikaze: il patriarca si salva
COMMENTA E CONDIVIDI
Un attacco kamikaze durante la celebrazione della Pentecoste ortodossa domenica a Qamishli, nel nord-est della Siria: il bersaglio era il patriarca siro-ortodosso Ignatius Efrem II Karim, scampato all’assalto. Il kamikaze, riferiscono fonti locali ad AsiaNews, si è fatto esplodere all’esterno della chiesa di San Gabriele nel quartiere di Al Wusta, a Qamishli: il bilancio è di quattro morti, fra cui tre guardie delle forze di sicurezza assire denominate Sutoro, e almeno cinque feriti. Subito dopo l’attentato, le milizie cristiane aramee del Sutoro si sono mobilitate circondando la zona. L’attacco è avvenuto domenica mattina alle 11, mentre si stava svolgendo la celebrazione della Pentecoste ortodossa, ed era in corso, assieme alla liturgia di Pentecoste, una commemorazione in memoria del genocidio Ottomano contro i cristiani assiri (e armeni) in Turchia a inizio ‘900. Durante la celebrazione il 51enne patriarca della comunità siro-ortodossa ha benedetto un monumento commemorativo del genocidio, meglio noto come il massacro di Sayfo (spada). Nell’area erano presenti migliaia di fedeli, accorsi per partecipare alla duplice celebrazione. Per ora non è giunta nessuna rivendicazione dell’attentato, di probabile matrice jihadista, considerato che in passato nella zona avevano colpito kamikaze del Daesh. Tuttavia, considerando il forte significato politico della celebrazione e la forte presenza curda in un’area contesa alle forze governative, non si escludono altre ipotesi. Quello di domenica è il quarto attacco contro la comunità assira di Qamishli negli ultimi sei mesi. Prosegue intanto inesorabile il quotidiano stillicidio di violenza in tutto il Paese. Almeno 23 combattenti del Daesh sono rimasti uccisi nel Nord della Siria a seguito di raid aerei della Coalizione internazionale a guida Usa congiuntamente a bombardamenti dell’artiglieria turca. Lo riferiscono media turchi. Secondo quanto ha riferito la tv Haber Turk, aerei della coalizione internazionale e l’esercito turco «hanno colpito 33 obiettivi nel corso di questa operazione eseguita contro estremisti che stavano preparando un attacco sulla Turchia».Un numero imprecisato di civili è stato invece ucciso ieri durante raid aerei russi nel nord della Siria, secondo quanto riferito da attivisti del gruppo “Raqqa viene massacrata nel silenzio”.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: