Linda Bimbi è morta a Roma l’11 agosto 2016, aveva 91 anni
“Mi piace stare con loro, perché guardano al domani”. Così diceva, già anziana, Linda Bimbi dei giovani. Il futuro, ammetteva, era la sua passione. “M’innamora anche a questa età. Penso sempre al dopo”. Alla costruzione di un domani di pace per le nuove generazioni, la storica attivista ed educatrice ha dedicato l’esistenza, terminata a 91 anni, l’11 agosto 2016, nella casa romana che condivideva con altre laiche impegnate nella difesa dei diritti.
Un lavoro che il campus Avaré di San Paolo ha voluto riconoscere dedicandole la biblioteca dell'Istituto federale di educazione scienza e tecnologia. Non è un caso che l’omaggio arrivi dal Brasile. Nel Gigante del Sud, Bimbi ha trascorso un’intensa stagione della sua vita. Partita missionaria a 27 anni, dopo aver lasciato la sua Pisa e l’insegnamento, formava i ragazzi delle favelas applicando il metodo del grande pedagogista Paulo Freire. Tale attività l’ha resa sospetta agli occhi della dittatura al potere dal 1964 e il 1985: minacce e intimidazioni, alla fine, l’hanno costretta a rientrare in Italia. In patria, nonostante gli impegni internazionali con la Fondazione Leslie e Lelio Basso, Bimbi non ha mai rinunciato al ruolo di educatrice. Per questo, ha creato prima i corsi di perfezionamento sui diritti dei popoli. Poi, 15 anni fa, la scuola di giornalismo.