Quello che resta della scuola divorata dalle fiamme - Reuters
Un incendio in una scuola della capitale del Niger, Niamey, ha causato la morte di almeno 20 bambini. Secondo le autorità, infatti, il bilancio rimane per ora provvisorio. «L’incendio si è sviluppato in una scuola del quartiere Pays-Bas e ha distrutto 21 aule dell’istituto – ha confermato ieri Sidi Mohammed, capo dei pompieri di Niamey –. La struttura era fatta di numerose capanne con i tetti di paglia che hanno facilitato il propagarsi delle fiamme in breve tempo».
Una classe distrutta - Reuters
L’incidente è avvenuto lunedì pomeriggio poco prima che finisse la scuola. Gli alunni stavano seguendo le lezioni quando il fuoco ha invaso le aule e ha bloccato il passaggio verso il cancello d’uscita della struttura.
Molti bambini e insegnanti sono riusciti a sopravvivere scavalcando il muro dell’istituto. «Al momento non conosciamo ancora le cause del rogo – ha detto ieri il primo ministro nigerino, Ouhoumoudou Mahamadou, il quale si è recato subito sul luogo della tragedia assieme ai ministri dell’Interno e della Pubblica istruzione –. Se si trattasse di un crimine i responsabili saranno portati davanti alla giustizia».
Questi bimbi si sono salvati - Reuters
Il Niger ha appena eletto un nuovo presidente, Mohamed Bazoum. Tra le sfide più preoccupanti c’è la minaccia dell’ondata jihadista che sta terrorizzando la popolazione. Centinaia di civili e militari sono stati uccisi negli ultimi anni da gruppi armati legati ad al Qaeda e allo Stato Islamico. Il Niger, con 20 milioni di abitati e un territorio grande quattro volte l’Italia, continua inoltre ad essere uno dei cinque Paesi più poveri al mondo.
Accertamenti della polizia - Reuters