Si intitola “Provvidenza” ed è una canzone in puro stile rap, (o hip hop, fate voi), di quelle che piacciono tanto ai giovani. Anche l’ambientazione è quella tipica del genere, minimalista, con scorci tipici della periferia: un viadotto, dei murales, un cortile, un bosco. Niente parole di rabbia e provocazioni gratuite, però, ma tanta speranza e temi di forte impegno sociale. L’hanno realizzata con impegno e talento i ragazzi della Comunità pastorale degli Oratori Carlo Acutis, del vicariato di Monte Olimpino (Como).
I cantanti in erba, con stile e buone doti canore, raccontano l’incubo della pandemia e dei lunghi mesi di isolamento tra le mura domestiche. Ma c’è spazio anche per la tragedia dei profughi afghani, “aggrappati a un aereo nel cielo di Kabul”. Drammi di fronte ai quali i giovani sentono la necessità di rivolgersi alla “Provvidenza” del titolo. Una richiesta di aiuto in musica al “cuore di Gesù”, suonata e cantata seguendo il ritmo di una fede sincera e spontanea.