giovedì 6 luglio 2023
Lo studente: «Un prete che era stato a Cracovia ne parlò con un tale entusiasmo che dissi: la prossima volta andrò anch'io!»
Stefano, 20 anni: «Le cose belle le devi cercare»
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«La Gmg è un evento pensato per i giovani. Essendo giovane, mi sono sentito chiamato a parteciparvi in prima persona».

Non fa una piega il ragionamento di Stefano Franchetti, 20 anni, romano, studente di cinema, per il quale l’invito per Lisbona non si poteva assolutamente declinare. Poco importa se il viaggio sarà impegnativo – in nave da Civitavecchia a Barcellona e poi in pullman fino a destinazione con le stesse modalità al ritorno – perché «le cose belle devi andarle a cercare, devi scomodarti, devi scendere dal divano se vuoi fare esperienza di Dio».

La immagina come «un’avventura da zaino in spalla, camminate e sacco a pelo», da condividere con tanti coetanei e due fratelli di 19 e 17 anni. «Sono molto contento – confida – che ci siano anche loro e, dato che non viviamo tutti insieme perché i nostri genitori si sono trasferiti in Toscana per lavoro, sarà pure un’occasione per rivedersi».

Le premesse, insomma, ci sono tutte e grandi sono le aspettative: «Sarà un’esperienza che servirà a scoprire se stessi e sarà bella perché la facciamo con gli amici, con Dio, per sentirci Chiesa. In un tempo di divisioni, ritrovarci come popolo di Dio sarà un segno di unione e di fraternità», dice con convinzione.

Quella di partire è stata una scelta voluta, oltre che frutto dell’evoluzione naturale di un percorso di fede. «Ricordo che un prete che aveva accompagnato i ragazzi a Cracovia ne parlò con tanto entusiasmo che tra me dissi: la prossima volta voglio andarci anche io. Poi, all’interesse personale si è aggiunto il coinvolgimento nell’équipe della pastorale giovanile diocesana», racconta Stefano che è anche impegnato come catechista a Santa Chiara.

Nella nutrita delegazione romana ritroverà inoltre il gruppo della parrocchia del Preziosissimo Sangue, dove ha frequentato gli scout, e il suo migliore amico «che ho convinto ad unirsi a noi». «Con l’équipe di pastorale giovanile abbiamo riflettuto tanto su quanto ai ragazzi faccia piacere fare rete e stare insieme», spiega Stefano, certo del fatto che «quello che trascorreremo alla Gmg sarà un tempo di qualità».

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