Famiglia come momento inclusivo. Come ponte di incontro e di dialogo per l’Europa. Come occasione buona e “sorridente” per far convergere tutte le forze politiche verso alcuni temi fondamentali, dalla natalità all’educazione, dalla conciliazione famiglia-lavoro al rispetto dell’istituto matrimoniale, dalla difesa della vita fin dal concepimento al ruolo dei genitori. Prima che la campagna elettorale per le Europee entri nelle fase parossistica e tutti siano disposti a promettere tutto e di più, compreso un impegno per la famiglia che almeno in Italia, purtroppo, non ha mai avuto piena cittadinanza, ricordiamo i dieci punti del Manifesto diffuso dalla Federazione delle associazioni familiari cattoliche europee (Fafce) a cui aderisce il nostro Forum delle associazioni familiari.
Alla Fafce, la più importante rete associativa familiare di ispirazione cristiana del continente, aderiscono una ventina di associazioni nazionali da altrettanti Paesi europei in rappresentanza di alcuni milioni di famiglie. In Italia, com’è noto, il Forum rappresenta 47 associazioni e 18 Forum regionali che a loro volta sono composti da Forum locali e da 582 associazioni per un totale di circa 5 milioni di famiglie. “È importante fare riferimento a questo testo perché è quello redatto e condiviso congiuntamente dalle 24 associazioni europee Fafce e tradotte in tutte le lingue – osserva Vincenzo Bassi, responsabile giuridico del Forum e vicepresidente della Federazione delle associazioni europee – perché sulla famiglia si è trovato un comune denominatore. In una realtà di divisione e di contrasti, abbiamo fatto in modo che la famiglia sia motivo di unità”.
Un traguardo tutt’altro che scontato. La discussione ha riguardato soprattutto il tema della complementarietà uomo-donna ma gli esperti sono riusciti a trovare sinteticamente una formulazione accettata da tutti che, pur ribadendo i valori di riferimento, ha evitato di sconfinare su polemiche come quella del gender. Concetti quindi espressi con un linguaggio nuovo, assolutamente chiaro sotto il profilo antropologico, ma inclusivo e non divisivo. “Il nostro obiettivo è che in questo manifesto si possano riconoscere politici di ogni schieramento, dalla destra alla sinistra – riprende Bassi – perché quanto espresso in questi dieci punti riassume efficacemente i valori cristiani senza sottolineature confessionali, con l’obiettivo principale di rilanciare la denatalità che, con variazioni diverse, è la grande emergenza dell’Europa. Abbiamo dimostrato che si possono dire le cose positive, chiare, profonde senza per forza schierarsi contro qualcuno”.
E il presidente del Fafce, Antoine Renard, illustrando nei giorni scorsi il senso del manifesto ha detto: “Deve arrivare un tempo nuovo in cui la famiglia sia considerata come risorsa politica”. Il “Manifesto per le elezioni europee” deve diventare un impegno “a riconoscere sempre il ruolo fondamentale della famiglia come unità di base della società”, in tutte le decisioni politiche che si affronteranno nella prossima legislatura.
Ecco i dieci punti del manifesto
Manifesto per le elezioni europee dal 23 al 26 maggio 2019
Come candidato per le elezioni europee, mi impegno a riconoscere sistematicamente il ruolo fondamentale della famiglia come unità di base della società. Quando si prendono decisioni politiche, prometto di impegnarmi, in particolare, a quanto segue:
1. Verso un patto europeo per la natalità
L'inverno demografico è un'emergenza silenziosa che riguarda tutti i Paesi europei. L'Europa ha bisogno di una primavera demografica. I nostri figli sono il nostro bene comune. Mi impegno ad aumentare la consapevolezza in merito al declino demografico europeo, proponendo misure e strumenti concreti per cambiare gli attuali orientamenti.
2. Applicazione del "Mainstreaming familiare"
La famiglia è la pietra angolare della società. L'Unione europea deve tenere conto delle famiglie europee in tutte le sue decisioni, nel rispetto del principio di sussidiarietà. Mi impegno a promuovere il concetto di "impatto familiare" (Family mainstreaming) per ogni politica settoriale.
3. Promuovere le voci delle famiglie
Le associazioni familiari sono la voce delle famiglie, articolandone autenticamente i loro bisogni e aumentando l'impegno civico. Mi impegno a far riconoscere il contributo e il ruolo delle associazioni familiari nella definizione e nello sviluppo dei programmi europei
4. Un'economia al servizio della famiglia
Le famiglie sono la fonte di resilienza per le società e aiutano ad alleviare le difficoltà delle finanze pubbliche. Mi impegno a sostenere politiche pubbliche che riconoscano la dignità della famiglia e il suo ruolo economico fondamentale per il bene comune, lavorando a favore della giustizia fiscale e promuovendo buone pratiche, come la “Carta europea della famiglia”.
5. Necessario un lavoro dignitoso per ogni famiglia
La famiglia è un naturale attore-chiave per promuovere l'inclusione sociale. Mi impegno a lavorare per politiche che considerano il mercato del lavoro non solo in termini di economia e finanza, ma si focalizzino principalmente sulla persona e sui suoi talenti, come attiva modalità di partecipazione al bene comune e come strumento per prevenire la povertà, Inoltre mi impegno anche a riconoscere il valore del volontariato e del lavoro domestico svolto delle madri e dai padri di famiglia, come fondamentali contributi di coesione sociale.
6. Equilibrio tra vita familiare e impegno professionale
La famiglia dovrebbe essere il punto di partenza da cui partire per la definizione delle condizioni lavorative, per offrire modi di vita e condivisione del tempo tali da garantire il mantenimento di condizioni di vita così da garantire il mantenimento di dinamiche demografiche positive e contribuire così alla coesione sociale. Mi impegno a promuovere una migliore articolazione dell'equilibrio tra vita familiare e vita professionale a beneficio della famiglia, includendo la domenica come giorno di riposo settimanale per tutti.
7. Riconoscere la complementarità di donna e uomo
La famiglia è motore primario di generatività per tutta la società. Mi impegno a riconoscere la complementarità tra uomo e donna, rifiutando qualsiasi tentativo di cancellare le differenze sessuali attraverso politiche pubbliche.
8. Rispettare e promuovere l'istituzione del matrimonio
Vincoli familiari più forti migliorano il benessere delle persone. L'Unione europea e gli Stati membri sono tenuti a rispettare l'istituzione del matrimonio e a promuovere le migliori pratiche per prevenire i fallimenti matrimoniali. Alla luce del principio di sussidiarietà, mi opporrò a qualsiasi interferenza dell'Unione europea nella definizione giuridica del matrimonio.
9. Rispetto per la dignità umana della vita dall'inizio alla fine naturale
La famiglia è il luogo naturale in cui ogni vita è benvenuta. Mi impegno a rispettare la dignità di ogni vita umana, in tutte le sue fasi, dal concepimento alla morte naturale. Incoraggerò tutte le buone pratiche e le politiche volte al prendersi cura di tutti i bambini, prima e dopo la nascita, e delle loro madri nonché delle famiglie affidatarie e adottive.
10. Padre e madre, primi e principali educatori dei loro figli
Le famiglie hanno sempre favorito una prospettiva di più lungo termine, preparando un futuro più sostenibile. Mi impegno affinché l'Unione europea, in tutti i programmi educativi per i giovani rispetti e promuova il diritto dei genitori ad educare i propri figli secondo le proprie tradizioni culturali, morali e religiose, tese a favorire il bene e la dignità di ciascun figlio.