Alcuni dipendenti di Up Day - Archivio
Giornate libere retribuite a disposizione per svolgere volontariato, centesimi di euro dopo la virgola del proprio stipendio donati in beneficenza ogni mese, un fondo aziendale creato per sostenere colleghi in difficoltà. Sono questi i principali progetti che gravitano nella sfera della solidarietà e dell’assistenziale, che hanno avuto grande rilievo e raccolto ampio consenso all’interno di Up Day, smart company che opera nel mercato dei servizi alle imprese e alla persona quali buoni pasto e piani di welfare aziendale.
Economia solidale, responsabilità sociale e assistenzialismo sono infatti alcuni degli asset valoriali fondanti di Up Day, valori che appunto vengono concretizzati e applicati in diversi programmi di Corporate Social Responsibility e che oggi, in un momento particolare come quello che stiamo vivendo, acquistano più che mai importanza e spessore.
Progetti di cui l’azienda, e chi ne fa parte, può definirsi fiera.
- Giornate solidali è l’iniziativa che permette ai suoi lavoratori di usufruire di una giornata o due mezze giornate di permesso retribuito l’anno per poter svolgere azioni di volontariato, in accordo con l’ufficio Risorse Umane e con il proprio diretto responsabile e a fronte della necessaria documentazione compilata. I lavoratori volontari si impegnano con associazioni locali, in aiuto a bambini e famiglie, anziani, disabili, ambiente e animali o comunque in linea con la filosofia aziendale. Con questa operazione, Up Day vuole incentivare e sostenere percorsi di volontariato a supporto degli obiettivi sociali ed assistenziali delle associazioni del territorio.
- Lanciata già nel 2016, Operazione Zerovirgola è la campagna di solidarietà dove ciascuno può scegliere di donare i centesimi, con un arrotondamento per difetto alla cifra intera, dopo la virgola del proprio stipendio su base mensile, oppure anche un importo fisso, destinandoli ad un’associazione e deducendoli dai redditi da lavoro dipendente. Una scelta totalmente libera, individuale e revocabile in ogni momento. Fino alla fine del 2020, le associazioni che ne hanno beneficiato sono Piccoli Grandi Cuori e Ageop, scelte dai dipendenti stessi dopo un sondaggio interno; in questo momento è in corso la selezione delle nuove beneficiarie per il biennio 2021-2023. La decisione dei lavoratori di Up Day è un segno concreto di solidarietà e il modello di questa iniziativa è mutuato dall’esperienza consolidata della sua capogruppo, Gruppo Up, cooperativa francese che ha tra i suoi scopi quello di sostenere progetti sociali.
- Infine, l’azienda ha istituito su base annuale il Fondo aziendale solidale, una cassa autogestita che si propone di aiutare colleghi - e le loro famiglie - in difficoltà, coordinata da un comitato formato da 6 dipendenti: durante la crisi Covid-19, ad esempio, ha rappresentato un sostegno concreto.
«Attraverso questi progetti, cerchiamo di dare un segno concreto di solidarietà, che in tempi di crisi economica assume ancora più valore e rappresenta una testimonianza da condividere. Per noi è importante migliorare le prestazioni in ambito di Csr, far passare questo genere di messaggi sensibilizzando i clienti e, in primis, i nostri collaboratori. Fa parte del Dna aziendale, perché ci rifacciamo all’esperienza della nostra casa madre, Gruppo Up, ambasciatore dell’economia sociale e solidale, portatore d’innovazione e valore per tutte le parti interessate: importiamo tale cultura aziendale al nostro interno per poi poterla proporre in seguito anche ai nostri clienti», dichiara Mariacristina Bertolini, vice presidente e dg di Up Day.