mercoledì 22 maggio 2019
Dal 22 al 24 maggio il Career Fair: tre giorni di incontri tra studenti ed ex studenti con 24 realtà italiane e internazionali
Così si diventa gastronomi
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Fondata nel 2004 su iniziativa di Slow Food, in collaborazione con la Regione Piemonte e la Regione Emilia Romagna, l’Università di Scienze gastronomiche di Pollenzo (Unisg) è un Ateneo non statale e legalmente riconosciuto dallo Stato. Istituzione dinamica, aperta al nuovo e di impronta fortemente internazionale, l’Unisg è caratterizzata da una variegata presenza studentesca rappresentativa di circa 90 Paesi: una diversità di esperienze, opportunità, provenienze, incontri che ne costituisce la cifra distintiva nel panorama accademico non solo italiano. Dal 2004 a oggi oltre 2.100 studenti provenienti da tutto il mondo hanno frequentato i corsi. L’originale formula didattica coniuga studio e pratica, libri e testimonianze di vita, scienza e sapere artigiano e contadino ed è arricchita dalla componente dei viaggi didattici, che favoriscono l’incontro con chi produce nei territori di ogni regione del pianeta. Questo approccio metodologico e didattico fornisce agli studenti una visione olistica dei sistemi di produzione del cibo sia passati che presenti e consente loro di imparare a operare per sviluppare i futuri scenari del cibo.

L’Ateneo forma i gastronomi, figure professionali pienamente inserite nel panorama socio-economico contemporaneo, che hanno conoscenze e competenze nell’ambito agro-alimentare e operano indirizzando la produzione, la distribuzione e il consumo di cibo verso scelte corrette e utili a creare un futuro sostenibile per il pianeta. «I nostri laureati e diplomati - spiega Alessandro Costa, Career Center Officer di Unisg - sono occupati nel settore della produzione agro-alimentare artigianale e industriale, nella piccola, media e grande distribuzione, nel settore turistico, e nel settore dell’educazione alimentare, oltre che in enti e organizzazioni non governative. Molti, inoltre, diventano imprenditori a capo di progetti individuali. La nostra offerta didattica è costituita dalla laurea triennale Scienze gastronomiche (in italiano e inglese) e dalla laurea magistrale in Gestione del patrimonio gastronomico e turistico (in italiano). Oltre che dai master in Food Culture, Communication & Marketing (in inglese); Food in the world (Food Cultures and Mobility); Food in the World (Food Ecologies and Sovereignty); Wine Culture,Communication & Management (in inglese). E corsi di alta formazione in Teoria e pratiche della sostenibilità gastronomica (in italiano) e in Theory and Practice of Gastronomic Sustainability (in inglese)».

L’Unisg ha sempre attribuito grande importanza all’incontro tra i suoi studenti e laureati con il mondo del lavoro. Per rendere un’idea dell’impatto del percorso di studi sulla condizione occupazionale degli Alumni, ogni anno il Career Center Unisg li coinvolge in un’indagine a distanza di 12 mesi dal conseguimento della laurea. I dati raccolti parlano chiaro: dei laureati nel 2017 è occupato il 91,5% (il 76,9% lavora e il 14,6 sta completando un ulteriore percorso di studi). In generale, circa il 90% degli studenti Unisg trova lavora entro un anno dal diploma. Solo il 6,1% degli intervistati si dichiara disoccupato o inoccupato e il 2,4% non in cerca di un’attività lavorativa. Inoltre, tra coloro che si dichiarano disoccupati o inoccupati, il 70% ha avuto un’occupazione nei primi 12 mesi dall’acquisizione del titolo. Si tratta di dati nettamente in controtendenza con il trend negativo del nostro Paese: secondo un’indagine del 2018 dell’Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro, infatti, quattro laureati su dieci risultano essere senza lavoro o sottoccupati, ovvero impiegati in posizioni professionali che non richiedono la laurea. Il settore di impiego degli Alumni Unisg è molto variegato: il 21,0% opera nella ristorazione; seguono settore vitinicolo (12,9%) e realtà di produzione agroalimentare industriale (12,1%). I rimanenti si distribuiscono in altre tipologie di aziende. Quanto alle mansioni, i laureati Unisg lavorano principalmente nella Comunicazione/Marketing e Gestione/Management (entrambi al 23,4%). Seguono Commercio/Acquisti/Vendite (16,9%) e Ristorazione/Cucina/Sala (15,4%). La maggior parte di essi è impiegato sul territorio europeo, di cui il 61,5% in Italia. Il 18,7% lavora fuori dall’Unione Europea, di cui il 14,3% è impiegato nel Nord-America. Il 37,5% degli studenti afferma di avere un contratto a tempo determinato; seguono gli assunti a tempo indeterminato (27,3%) e coloro i quali operano come lavoratori autonomi (12,5%). Rispetto al guadagno mensile netto, il 49% dichiara di avere uno stipendio compreso tra 1.000 e i 1.500 euro; il 28,7% arriva a guadagnare stipendi che si aggirano tra 1.500 e i 3mila euro. Il 6,6% dei laureati percepisce uno stipendio che supera i 3mila euro. La popolazione di riferimento dell’indagine include i laureati a tutti i corsi dell’Ateneo nel corso del 2017. Dei 193 intervistati, l’85% ha risposto in modo completo al questionario, mentre il 3,6% non ha risposto in modo completo. «Il gastronomo è una figura in evoluzione - sottolinea Marco Callegari, ex studente dell'Unisg, attualmente trade marketing manager di Milano e Nord Italia per Velier -. Mi sono iscritto a Pollenzo nel 2009. Venivo dal liceo scientifico, ma mi sono appassionato fin da subito ai corsi di tecnologia alimentare, che hanno saputo collegare scienza e umanesimo. La multidisciplinarietà è stata la chiave che mi ha attirato e mi ha spinto a continuare gli studi e a inserirmi nel settore».

Uno dei momenti chiave in cui il confronto tra gli studenti dell'Università cuneense e i laureati con il mondo del lavoro diventa ravvicinato e fruttuoso, è il Career Fair (22-24 maggio 2019), una tre giorni organizzata dal Career Center di Pollenzo per il proprio network studentesco, dove gli studenti e i neolaureati dell’Unisg entrano in contatto diretto con le varie opportunità che il mercato del lavoro offre loro. Preparati e guidati dagli esperti del Career Center dell’Ateneo, i giovani hanno modo di iniziare a fare rete con numerose aziende e organizzazioni italiane e internazionali e scoprire le loro esigenze in materia di occupazione, mentre gli specialisti delle risorse umane possono conoscere i gastronomi e i loro talenti. Sono 24 le imprese e le organizzazioni presenti al Career Fair, delle quali 12 italiane e 12 internazionali: sono attesi inoltre circa 300 studenti e laureati di Pollenzo. «Abbiamo una vicinanza culturale con l'Università - sottolinea Ilaria D'Aquila, direttore Risorse umane di Elior -. Collaboriamo con l'Unisg da oltre dieci anni: ci accomuna la passione per il mondo del cibo e della ristorazione e la conoscenza dei prodotti italiani di qualità. Partecipiamo al Career Fair e abbiamo anche una nostra Food Academy. In questa occasione proponiamo un approccio più pratico per chi vuole lavorare con noi. In particolare su come costruire un menù di qualità per un ristorante aziendale che tenga conto di tutta la filiera: dalla scelta dei fornitori ai costi fino alla sostenibilità».

Mercoledì 22 maggio la giornata è dedicata alle carriere nel campo della Food Policy, quindi incontri con organizzazioni, istituzioni e ong internazionali, e all’imprenditoria, con particolare riferimento agli incubatori di impresa, all’innovazione e alle start up.
Giovedì 23 maggio è focalizzato sulla presentazione delle realtà aziendali e istituzionali invitate che illustrano i profili da loro ricercati: nel corso di laboratori, presentazioni di cv e simulazioni di colloqui i gastronomi possono mettere alla prova le loro competenze.
Venerdì 24 maggio è riservato a colloqui per internship e posizioni lavorative effettive presso le varie realtà presenti al Career Fair 2019 e alla “caccia” ai nuovi talenti del vivaio dei gastronomi di Pollenzo per futuri progetti e attività.

Per maggiori informazioni: www.unisg.it e https://career.unisg.it/.

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