Tra gennaio e marzo, le imprese italiane offriranno un lavoro a 227mila persone (227.230), l'8,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2015 (209.680). Quasi una assunzione su tre sarà rivolta a giovani con meno di 30 anni. È quanto mostra il Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere con il supporto del ministero del Lavoro, sulla base dei programmi occupazionali forniti delle imprese italiane dell'industria e dei servizi, segnalando che si tratta del valore più alto dalla fine del 2012.Le previsioni di questo trimestre segnalano una ripresa della domanda di lavoro da parte delle imprese: otto disoccupati su 100 potrebbero essere assunti in azienda con un contratto a tempoindeterminato o determinato o 'atipico' (di collaborazione o con partita Iva). Dopo la fine del 2012, le 'entrate' programmate sono scese a sei ogni 100 disoccupati.Dal rapporto emerge inoltre una crescita dell'attenzione delle imprese nei riguardi dei giovani: nel primo trimestre il 32,5% dei posti di lavoro offerti dal settore privato sarà riservato agli under 30 (lo scorso anno e rail 30,3%). Questa maggior disponibilità delle imprese ad aprire le porte ai ragazzi contribuirà a erodere l'alto tasso di disoccupazione giovanile: su 100 under 30 in cerca di lavoro, cinque potrebbero trovare occupazione tra gennaio e marzo, mentre lo scorso anno erano quattro. Rispetto all'ultimo trimestre del 2015, aumentano le opportunità soprattutto per i giovani in grado di svolgere la professione di conduttore di impianti mobili (in particolare, conduttori di carrelli elevatori) e di ingegneri, architetti e professioni assimilate. Tra le professioni maggiormente qualificate cresce anche la richiesta di under 30 da inquadrare come tecnici del marketing, delle vendite e della distribuzione commerciale. Si osserva, poi, anche una crescita di personale non qualificato, in particolare nelle attività commerciali e nei servizi, un fenomeno che riguarda le assunzioni complessive e non solo quelle degli under 30. Al contempo, prosegue l'incremento della domanda delle imprese di profili professionali più qualificati destinati ai laureati. Essa raggiunge il valore più elevato dalla metà del 2012.L'aumento della richiesta di lavoratori da parte delle imprese determina, secondo Unioncamere, una crescita della difficoltà di reperimento e secondo le imprese, nel primo trimestre 2016, 13 assunzioni su 100 potrebbero essere 'difficili' per la complessità di trovare un candidato disponibile con le caratteristiche richieste (lo scorso anno erano 12 ogni 100).