Nei giorni scorsi l’Autodromo Nazionale di Monza si è trasformato nel regno indiscusso dei truck e dei van per accogliere, per la quarta volta, “truckEmotion & vanEmotion 2015”, la manifestazione nazionale dedicata ai veicoli industriali e commerciali da lavoro e da trasporto, punto di riferimento per il comparto e che coinvolge autotrasportatori, dealer, operatori, aziende di autotrasporti e logistica, flotte, Istituzioni e associazioni di categoria e numerosi appassionati e visitatori. Quella che si è appena conclusa, infatti, è la quarta edizione di una manifestazione dal format davvero originale, che punta alla qualità e che offre agli autotrasportatori la possibilità di provare direttamente in pista gli ultimi modelli di truck e di LCV nel circuito più famoso di Italia. Opportunità che hanno colto davvero in tanti, con le prove dei truck nel circuito junior e quelle degli LCV nel circuito della F1, alla guida di veicoli dei marchi presenti come Daf, Fiat Professional, Iveco, Mercedes Benz, Nissan, Opel, Peugeot, Renault Truck, Scania, Volkswagen V.C.
Nella tre giorni della kermesse monzese i paddock 1 e 2 dell’Autodromo sono stati animati da prove dinamiche di veicoli, gare di carrellisti, anteprime ed esposizione di veicoli adibiti al trasporto degli alimenti con un focus sul mondo dello street food. Tanti anche i seminari per gli operatori di settore, dealer e autotrasportatori, meeting commerciali e presentazione in anteprima di soluzioni innovative, per un programma articolato di iniziative e contenuti di attualità che ha coinvolto 11.840 persone accreditate, e ben 2.964 prove su truck e van. Numeri importanti che confermano il successo della manifestazione truckEmotion & vanEmotion e creano l’attesa per la prossima edizione del 2016 per un nuovo weekend di formazione, passione, emozione e adrenalina in pista.
Ma l’edizione del 2015 di truckEmotion & vanEmotion verrà ricordata soprattutto per aver focalizzato l’attenzione sul trasporto di qualità degli alimenti, con Food’n’Motion, e per aver dato il via ad un percorso volto a regolamentare il trasporto sano dei cibi che arrivano sulle tavole dei consumatori proprio nell’anno dedicato ad Expo. Food’n’Motion, con il convegno dal titolo “Trasporto di qualità per alimenti sicuri”, ha dato il via ad un percorso di approfondimento sul tema. Clara Ricozzi, Chairman del convegno, ha tracciato un quadro dell’attuale situazione italiana evidenziando la necessità di accendere i riflettori sul trasporto degli alimenti per regolamentarlo perché la qualità, il mantenimento delle caratteristiche organolettiche di un alimento e la sua stessa sicurezza igienico-sanitaria sono fortemente condizionati anche dal trasporto. E il consumatore finale non è in grado di sapere se il prodotto che arriva sulla sua tavola è stato trasportato correttamente. Per tali ragioni Food’n’Motion rappresenta il primo passo verso un reale coordinamento nazionale che coinvolga tutti gli attori della filiera agroalimentare e dell’autotrasporto fino ad arrivare a nuove regole condivise a garanzia dei consumatori.
«Oggi i controlli si concentrano sulla parte iniziale e finale della filiera mentre ci sono ancora delle criticità legate alla fase di trasferimento degli alimenti dal luogo della produzione ai nodi logistici, dove molti prodotti vengono trasformati e manipolati e non sono stati ancora definiti adeguati standard di qualità della gestione dell’intera supply chain, né sono stati predisposti i controlli specifici. Inoltre – ha aggiunto Clara Ricozzi - a differenza di altri Paesi europei, in Italia non esiste un’Autorità indipendente, in grado di raccogliere e coordinare i risultati dei controlli sulle sostanze alimentari, perché i controlli generali sugli alimenti fanno capo alle singole strutture pubbliche».
Interessanti i dati illustrati da Luca Lanini, docente di logistica e Supply Chain Management – Senior Advisor C-Log Cento di Ricerca sulla Logistica - Università Carlo Cattaneo Liuc. «Nel 2018 nel mondo si movimenteranno ben 216 milioni di tonnellate di merci deperibili, comportando di conseguenza nuove sfide commerciali che necessitano di un cambio di passo sulla definizione degli standard di qualità e dei controlli, alla luce del fatto che le alterazioni della qualità degli alimenti avviene proprio nei poli logistici e nelle fasi di movimentazione, con costi enormi per le aziende». In Italia infatti il trasporto totale incide per il 73,3% sui costi della logistica, di cui il trasporto stradale rappresenta il 63% contro il 50% degli interi costi della logistica a livello europeo. Inoltre, il trasporto stradale leggero equivale al 38,8% mentre quello pesante vale il 23,8%, con forte potenziale di crescita per il trasporto conto terzi soprattutto nel trasporto leggero.
Con Food’n’Motion, dunque, è stato compiuto il primo passo per far incontrare le filiere coinvolte. Ora inizia il vero percorso per regolamentare il trasporto sano degli alimenti con il Comitato tecnico scientifico che, presieduto dalla stessa Clara Ricozzi, avrà il compito di analizzare le problematiche per approdare alla definizione di Linee guida per il trasporto sano degli alimenti, condivisi da istituzioni e operatori, con la stesura dapprima di un Libro bianco e, a lavoro completato, di un Protocollo di intesa da sottoporre alla Commissione Europea.