sabato 19 novembre 2016
In crescita del 30% le ricerche di manager per lo sviluppo estero dei marchi italiani.
Moda e digital a caccia di "internazionalizzatori"
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È boom di richieste, nel 2016, per manager specializzati nello sviluppo estero dei marchi del made in Italy, in particolare il lusso, il digitale, il packaging, l’alimentare: lo rivela Technical Hunters, società di ricerca e selezione di personale qualificato, che ha registrato una crescita del 30% nelle richieste di International business developer o “internazionalizzatori d’impresa”.

«Il fenomeno interessa tutti i principali settori del made in Italy e riguarda principalmente l’area dell’Europa centrale, Germania in primis, gli Stati Uniti e l'Estremo Oriente - spiega Emanuele Franza, senior manager di Technical Hunters -. Le aziende sono alla ricerca di professionalità di tipo commerciale che però non si occupino di vendita diretta, bensì di aprire nuovi mercati e di sviluppare il loro brand».

La maggiore richiesta di internazionalizzatori viene da piccole e medie imprese italiane, che vedono nelle esportazioni la possibilità di ampliare il proprio giro d’affari o di ripartire dopo una fase di stagnazione, e operano principalmente nei settori Fashion & Luxury (30%), Digital & New Media (30%), Packaging e cartotecnica (20%), Automotive (10%) e Food & Beverage (10%).

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