Gli israeliani sono gente pratica, e di fronte alle schiere di pedoni che attraversano gli incroci con gli occhi incollati sullo smartphone, rischiando la vita e facendo rischiare il peggio agli automobilisti, hanno cercato una soluzione complementare all’educazione stradale o al buon senso. E siccome gli israeliani applicano all’esistente anche una buona dose di ironia, la soluzione è stata chiamata “Zombie Traffic Lights”: semafori per zombie.
L’idea si era già vista, in via sperimentale, ad alcuni incroci in Olanda, Australia, Singapore. La Municipalità di Tel Aviv l’ha adottata e adattata, sistemando in alcuni punti del centro città, in corrispondenza dei semafori, particolari strisce a terra con luce Led verde o rossa. I fasci di colore dal basso, molto luminosi ed evidenti, riescono a entrare nel campo visivo dei WhatsApp-dipendenti, avvisandoli della necessità di fermarsi. O di riprendere a camminare. Tomer Dror, capo della divisione della gestione della traffico, ha spiegato che l’obiettivo è minimizzare le conseguenze del comportamento (sbagliato) dei pedoni. Ha rilevato, un po’ laconicamente: «Non possiamo obbligarli a mettere gli occhi sulla strada. Possiamo però mettere la strada nei loro occhi». La speranza è che l’iniziativa limiti gli incidenti: il via vai dei “vaganti” verrà sottoposto a monitoraggio, poi si deciderà se estendere il progetto-pilota e come.
Ci sarebbe già da proporre un upgrade: strisce luminose per la notifica dei lampioni in avvicinamento. Ma a pensarci bene, una sonora capocciata potrebbe forse riportare tanti zombie alla realtà: quella misteriosa dimensione che si ostina a scorrere ai margini dello schermo.
Luci rasoterra a led rosse e verdi per limitare gli incidente causati dai maniaci del telefono cellulare
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