"Accogliamo con favore la nuova posizione espressa dal governo tedesco rispetto alla proposta della Commissione europea di mettere al bando i motori endotermici in Ue dal 2035. Siamo concordi nel ritenere che questa tecnologia possa, invece, dare un contributo importante alla decarbonizzazione della mobilità". Lo afferma in un comunicato Paolo Scudieri, presidente dell'Anfia, l'associazione della filiera produttiva automotive italiana. Nei giorni scorsi il ministro dei Trasporti della Germania, Volker Wissing, al summit informale con i colleghi degli altri Paesi dell'Unione, svoltosi a Parigi, aveva di fatto ritirato il proprio sostegno incondizionato alle politiche comunitarie su questa materia. "La Germania intende proseguire coi motori endotermici anche oltre il 2035, a patto che essi possano essere alimentati esclusivamente da combustibili di origine sintetica", aveva affermato Wissing. Una tecnologia, quella dei carburanti ottenuti da processi più ecosostenibili, in favore della quale l'industria tedesca è in prima linea: da anni Bosch studia il diesel sintetico, e a sua volta anche Porsche sta investendo milioni di euro sulla produzione e-fuel.
Per Scudieri la soluzione può arrivare "attraverso l'impiego dei carburanti sintetici e dei biocarburanti, nonché nel sostenere la necessità di un approccio tecnologico neutrale, che lasci spazio a più soluzioni per l'abbattimento delle emissioni di CO2, anziché concentrarsi esclusivamente sul veicolo elettrico. A livello italiano, stiamo portando avanti le interlocuzioni con i ministeri competenti in materia, che abbracciano una posizione sostanzialmente allineata a quella della filiera industriale, anche per mettere a punto le politiche industriali indispensabili per accompagnare le imprese nel processo di transizione ecologica. Va nella direzione di gestire in maniera adeguata questo processo anche l'istituzione di un fondo pluriennale a sostegno della riconversione della filiera industriale, prevista dal decreto bollette, che dovrà essere sfruttato al meglio con la declinazione di misure di supporto alla domanda di veicoli a zero e a bassissime emissioni e a supporto degli obiettivi di sostenibilità e competitività del sistema produttivo".