Palazzo d'Orleans a Palermo, sede della presidenza della Regione siciliana
La Regione siciliana ha attivato percorsi formativi, destinati a giovani laureati attualmente inoccupati, per lo svolgimento di un tirocinio extra-curriculare nei vari dipartimenti dell'amministrazione. L'obiettivo è quello di creare un bacino di competenze adeguate alle reali necessità dell'apparato burocratico.
«È un'iniziativa - spiega il presidente della Regione Nello Musumeci - che coinvolgerà le Università dell'isola e che abbiamo messo a punto, insieme all'assessore Lagalla, dopo un lungo e proficuo confronto con gli Atenei. Potremo creare nuove opportunità formative, ma anche un indubbio beneficio per l'intera amministrazione che potrà contare su risorse umane con un alto livello di preparazione e un già solido know how».
Sul sito del dipartimento dell'Istruzione e della formazione professionale è stato pubblicato l'Avviso 26/2018 per l'attivazione di percorsi per rafforzare l'occupabilità di giovani laureati nella pubblica amministrazione regionale, a valere sul Piano Operativo del Fondo sociale europeo Fse 2014-2020. La dotazione finanziaria complessiva messa a disposizione è di 2,7 milioni di euro, che verrà ripartita in base alla classe dimensionale degli Atenei siciliani partecipanti e, quindi, impegnati a gestire e attuare i percorsi formativi.
Gli allievi dovranno avere un'età non superiore ai 35 anni, essere residenti in Sicilia e dovranno aver conseguito una laurea magistrale, specialistica o di vecchio ordinamento con un voto minimo di 105/110. Daranno maggiore punteggio i titoli post laurea, come il dottorato di ricerca o il master, ed è richiesta la conoscenza della lingua inglese, comprovata dall'avere sostenuto l'esame presso l'università dove si è conseguito il titolo di laurea o dal possesso di una certificazione almeno di livello A2.