Ispirazione, ampliamento delle gamme, internazionalizzazione. E massimo dispiego di riflettori sulla 208, ultima nata e fiore all’occhiello del marchio. Sono queste le linee guida scelte da Peugeot per restare a galla nelle attuali sabbie mobili del mercato. Ne è chiara dimostrazione quanto si vede a Parigi: tra i 40 modelli presentati sui 3 900 metri quadri del suo stand del Salone infatti, Peugeot espone ben 10 esemplari di 208, tra cui le più sofisticate versioni 208 XY e 208 GT nella loro linea definitiva, sei mesi prima del lancio, evoluzione queste ultime dell’auto che concentra il know-how esclusivo del marchio nella categoria delle city-car e incarna la “re-generation” della Casa francese. A fine agosto, ancor prima della sua diffusione commerciale al di fuori del vecchio continente, l’erede della saga della «serie 2», commercializzata in Europa nel corso del secondo trimestre, aveva già conquistato più di 103.000 clienti, il 90% dei quali ha orientato la propria scelta sulle versioni della gamma media e alta. Entro il mese di novembre poi la famiglia delle Peugeot 208 vendute in Italia si arricchirà della inedita versione VTi 1.0 con il tre cilindri benzina da 68 Cv, accreditata di un consumo di soli 4,3 litri ogni 100 km e capace di limitare a 99 g/km le emissioni di CO2, un livello record per i modelli con motore benzina. La nuova 208 VTi 1.0, che verrà proposta a 11.650 euro, cioè 750 in meno rispetto alla variante con il 3 cilindri benzina di 1,2 litri da 82 Cv, costituirà una delle armi su cui la Casa del Leone punta per attaccare anche nel nostro Paese il segmento B. «La 208 sta andando bene nel nostro mercato - spiega Olivier Quilichini, direttore generale di Peugeot Italia - dato che abbiamo da poco superato i 10mila contratti. Nei mesi di luglio e agosto, sul mercato diesel, 208 è stata la terza vetture più venduta in Italia dopo Volkswagen Golf e Ford Fiesta. Aggiungendo anche i motori benzina - sottolinea Quilichini - dopo il lancio dei 3 cilindri, puntiamo a superare il 10% del segmento B, una performance che non abbiamo mai fatto registrare in Italia neanche con 205 o 206». La nuova famiglia di motori contraddistinti dal codice EB è stata progettata internamente dal Gruppo PSA a partire da un capitolato ambizioso che fissava tra gli obiettivi la riduzione delle emissioni di CO2 e deiconsumi, la compattezza e l’ottimizzazione della massa, nonchè un buon livello di prestazioni con una potenza specifica pari a 68 Cv/litro. Rispetto a un 4 cilindri di potenza equivalente, la massa del nuovo 3 cilindri 1.2 VTi utilizzato da Peugeot 208 è stata ridotta di 21 kg, mentre i suoi consumi ed emissioni di CO2 sono inferiori del 25%. In totale in queste nuovi 3 cilindri sono presenti 52 brevetti depositati che evidenziano le competenze industriali e tecnologiche mobilitate da PSA. Di questi, 23 riguardano l’architettura del motore e le sue periferiche, 20 la gestione del motore e 9 i processi e gli utensili di fabbricazione specifici. Peugeot a Parigi mette in mostra - per ora in versione concept - anche la futura 2008. Sarà l’unico modello derivato dalla nuova 208, che al contrario della 207 non dovrebbe dar vita alle varianti familiare e coupé-cabrio. Si tratta di un crossover compatto dalle linee accattivanti: la 2008 (che potrebbe essere prodotta anche con la sola trazione anteriore) si configurerà in tutto e per tutto come una rivale della Nissan Juke e di tutte le altre proposte che hanno seguito la scia della giapponese, a partire dalla nuova Opel Mokka. Il suo arrivo sui mercati europei non è atteso prima del 2014.