Sono 1.491.935 le domande di reddito di cittadinanza presentate al 31 luglio. Lo comunica l'Inps. 922.487 sono state accolte, quasi 400mila respinte e circa 170mila in evidenza per ulteriore attività istruttoria. La percentuale di domande respinte è attualmente al 26,8%. A oggi vi sono state 1.025 rinunce, mentre circa 32mila nuclei sono decaduti dal beneficio. Soddisfatto il presidente Inps Pasquale Tridico: «I controlli sono stati massivi e preventivi rispetto all'accoglimento delle domande e la loro efficacia è dimostrata dal fatto che più di un quarto delle domande è stato respinto».
«Abbiamo continui contatti - spiega Tridico - con l'Agenzia delle Entrate, l'Ispettorato Nazionale del Lavoro, la Guardia di Finanza e le altre Autorità di controllo e l'azione sinergica delle Amministrazioni dello Stato sta facendo emergere il lavoro nero di chi ha provato comunque a chiedere il reddito di cittadinanza, anche se la maggior parte di chi lavora a nero non fa domanda di Reddito di cittadinanza. In particolare, la
Guardia di Finanza ha a disposizione 600mila beneficiari da noi forniti; di questi esaminerà i profili di rischio, cioè individuerà una piccola parte che, per come selezionata, è anche possibile raggiunga elevate percentuali di irregolarità, ma questo dimostrerà la bontà dei sistemi di individuazione del rischio e di controllo adottati, restando poco rilevante rispetto al totale dei beneficiari. Al momento comunque non ci
sono dati. Inoltre se ci sono state truffe come accade a volte con altre prestazioni (per esempio percettori di Naspi che lavorano a nero o falsi invalidi), saranno severamente perseguite ai sensi di legge».