1. IL FONDO - Risorse per le crisiÈ un Fondo istituito per garantire il salvataggio dei Paesi membri a rischio default. Il Fondo emette bond per raccogliere sul mercato liquidità da prestare agli Stati in crisi. Da misura temporanea è stata trasformata in intervento permanente. L’ammontare complessivo è salito dagli iniziali 440 miliardi di euro a quota 700 miliardi. A garantire sulle emissioni sono gli stessi Paesi dell’eurozona.2. IL PATTO / 1 - La riduzione del debitoFirmato settimana scorsa dai ministri economici dell’Unione europea, il Patto di stabilità e crescita prevede tra l’altro la riduzione progressiva del rapporto tra indebitamento pubblico e Pil, per chi è sopra il 60%: un ventesimo l’anno nell’arco di tre anni, pena l’apertura di una procedura di infrazione, anche se il deficit è sotto il 3%. Si terrà conto di fattori rilevanti come l’indebitamento privato. 3. IL PATTO / 2 - I nuovi vincoli per l'euroPer diventare più competitivi, gli Stati membri hanno siglato un Patto per l’euro che si basa su diversi elementi: moderazione salariale, allineando le retribuzioni alla produttività, ulteriore apertura dei settori protetti, riduzione dell’imposizione fiscale sul lavoro, sostenibilità dei sistemi pensionistici, legislazione nazionale per la risoluzione delle crisi nel settore bancario.
Nel giorno della svolta per l’Europa, con il via libera alle modifiche su Patto di stabilità e Fondo salva-Stati, esplode il caso del Paese mediterraneo, sempre più in bilico per la mancata approvazione del piano di austerità Juncker: sono pronti 75 miliardi. Barroso: le difficoltà vanno superate velocemente.
- Si decide il futuro dell'Europa monetaria di Giuseppe Pennisi
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1. IL FONDO - Risorse per le crisiÈ un Fondo istituito per garantire il salvataggio dei Paesi membri a rischio default. Il Fondo emette bond per raccogliere sul mercato liquidità da prestare agli Stati in crisi. Da misura temporanea è stata trasformata in intervento permanente. L’ammontare complessivo è salito dagli iniziali 440 miliardi di euro a quota 700 miliardi. A garantire sulle emissioni sono gli stessi Paesi dell’eurozona.2. IL PATTO / 1 - La riduzione del debitoFirmato settimana scorsa dai ministri economici dell’Unione europea, il Patto di stabilità e crescita prevede tra l’altro la riduzione progressiva del rapporto tra indebitamento pubblico e Pil, per chi è sopra il 60%: un ventesimo l’anno nell’arco di tre anni, pena l’apertura di una procedura di infrazione, anche se il deficit è sotto il 3%. Si terrà conto di fattori rilevanti come l’indebitamento privato. 3. IL PATTO / 2 - I nuovi vincoli per l'euroPer diventare più competitivi, gli Stati membri hanno siglato un Patto per l’euro che si basa su diversi elementi: moderazione salariale, allineando le retribuzioni alla produttività, ulteriore apertura dei settori protetti, riduzione dell’imposizione fiscale sul lavoro, sostenibilità dei sistemi pensionistici, legislazione nazionale per la risoluzione delle crisi nel settore bancario.
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