Com'è. L’aspetto più piacevole della crossover francese? Quella di mettersi al volante. Considerazione
ovvia forse ma assolutamente veritiera, soprattutto se si
considera la posizione di guida che, proprio come nella più piccola 208, sulla 2008 è leggermente
rialzata ed è impreziosita non solo dall’ormai collaudatissimo
“volantino” multifunzionale, ma anche dal moderno quadro strumenti che permette
di tenere sotto controllo le principali informazioni necessaria alla guida.
L’abitacolo è spazioso, l’accessibilità è buona così come la visibilità e la
qualità dei materiali. Un difetto? I due vani porta-bottiglie
che si trovano fra la consolle centrale e la leva del cambio non riescono ad
ospitare, nè in altezza nè in larghezza, nessuna… bottiglietta. Ma niente
paura: diventano utilissimi come vani porta-oggetti (cellulare, chiavi,
portafogli, sigarette etc.).
A bordo. Avendo a disposizione l’allestimento top Allure, abbiamo
apprezzato anche tutte quelle “chiccherie” d’altra categoria, come le luci di
cortesia sui piedi del guidatore e del passeggero, quelle di entrata-uscita
dalla vettura apprezzate soprattutto di sera; il rivestimento interno
illuminato da Led del tetto; la buona qualità delle plastiche, l’elegante e
moderna plancia che ospita il sistema di infotainment Peugeot, intuitivo e
ricco di funzioni. Efficace la doppia visualizzazione delle informazioni: le
indicazioni del navigatore, per esempio, possono essere visualizzate sia sullo
schermo touchscreen da 7”, sia sul display del cruscotto del guidatore.
Apprezzabile anche il bagagliaio, molto spazioso, contraddistinto da un copri-pianale
estraibile (utile soprattutto quando si caricano grossi valigioni) e dotato di
due ripostigli laterali con cinghia di contenimento e una comoda rete
ferma-oggetti.
Come va. Partiamo dai consumi che, grazie anche al sistema
Start&Stop - sul modello da noi provato è di serie - ci sono apparsi molto
parsimoniosi, in particolare in città. Buone anche la silenziosità
complessiva della vettura, lo sterzo (lineare e diretto), la tenuta di
strada, l’impianto frenante (efficace), le sospensioni (non troppo rigide e
contraddistinte da una buona taratura) e l’impianto di raffreddamento (la
vettura l’abbiamo testata in estate) che non influisce assolutamente sulle
prestazioni del motore. Motore che potrebbe dare di più (lo si intuisce, per
esempio, viaggiando in autostrada) ma che, nel suo insieme, viene “frenato” dal
cambio MCP robotizzato il quale, effettivamente, ne limita le prestazioni,
soprattutto nelle fasi di accelerazione. E’ vero: questo inconveniente lo si
può risolvere utilizzando i comandi del cambio al volante ma se abbinato a questo 1.2 ci fosse un vero
cambio automatico, beh… sarebbe proprio un bel viaggiare.